Se la riabilitazione diventa un abuso

Violenza e riabilitazione sono due termini che nell’immagine comune difficilmente riusciamo a vedere affiancati. Se questo pensiero si fa strada nell’esperienza di qualcuno coinvolto come familiare, operatore o utente del processo di riabilitazione, la più spontanea reazione è quella di accantonare una problematica che troppo profondamente intaccherebbe l’idea stessa della “cura”, dell’aiuto all’altro, della risposta ad un bisogno.

La storia di Mario

Mario è nato nel 1990. Affetto da sindrome di Down, non è stato neanche riconosciuto dai genitori. Pur trattandosi di un esposto, il Tribunale per i minorenni competente per territorio non ne dichiarò neanche l’adottabilità, non cercò di trovargli una famiglia e accettò la proposta della Provincia di collocarlo in un Istituto di ricovero per anziani non autosufficienti e handicappati adulti che si trova in un’altra regione italiana.

Cercasi famiglia…

La qualità dei servizi sociali, la loro efficacia, risulta ancora più importante nel caso delle famiglie affidatarie e adottive di bambini disabili che hanno vari tipi di bisogno.
Abbiamo intervistato alcuni operatori sociali in diverse realtà italiane per cercare di capire in cosa consiste il loro lavoro, qual’è la loro mentalità per quanto riguarda questi casi particolari.