EUROPA EUROPA/A dura crisi, dura lotta. Le proteste delle persone con disabilità in Grecia

Il 4 novembre 2015, circa 10.000 tra persone con disabilità e loro familiari e sostenitori da tutte le regioni della Grecia si sono riunite nel centro di Atene, per protestare contro l’impatto della crisi sulle loro condizioni di vita. A guidare la protesta e a tenere un discorso è stato Leggi tutto…

IL MAGICO ALVERMANN/Dov’è il limite del limite?

“Quando non si hanno i mezzi per essere handicappati, allora si resta in buona salute!”. Questa la traduzione di una vignetta di Charb, Stéphane Charbonnier, il fu direttore di “Charlie Hebdo”, il giornale satirico irresponsabile parigino, ucciso insieme ad altre 11 persone nella strage terroristica della redazione del 7 gennaio Leggi tutto…

Corpo, gabbia o specchio? Il messaggero di Sant’Antonio, Ottobre 2013

Vorrei tornare a riflettere su un tema sul quale ultimamente, rispetto al torpore culturale diffuso, sembra essersi risvegliata l’attenzione, scatenando numerosi dibattiti. Mi riferisco alla sessualità e all’affettività delle persone con disabilità. È un argomento delicato e sentito da molti come fondamentale, che negli anni Settanta e Ottanta è uscito per la prima volta allo scoperto e che ha prodotto ricerche, approfondimenti e narrazioni per quel periodo decisamente innovative e destabilizzanti.

Pronto? C’è un dottore? Superabile, Marzo 2013

Lo scorso 7 marzo nella nostra bella capitale il famoso Ospedale Gemelli ha promosso insieme alla Cooperativa Spes contra Spem, un’iniziativa davvero interessante. Sto parlando della Carta dei Diritti delle Persone con Disabilità in Ospedale, su cui, lo avrete letto e sentito, si è già speso un vivace dibattito. Io purtroppo non ho potuto presenziare all’incontro di lancio ma ho detto la mia in una lettera in risposta a uno degli organizzatori, Nicola Panocchia, che mi aveva gentilmente invitato a partecipare. Ve la ripropongo qui:

Europa Europa – Ausili in movimento: la ricerca per le tecnologie assistive di fronte a una complessità crescente

 Il 4 e 5 ottobre scorsi, l’Università di Sheffield (Regno Unito) ha ospitato un seminario sul “trasferimento di tecnologia” per le tecnologie assistive promosso da AAATE – Association for the Advancement of Assistive Technology, un’organizzazione paneuropea indipendente con sede in Danimarca e che conta oltre 250 membri, nata per promuovere e diffondere la conoscenza relativa alle tecnologie assistive.

Europa Europa – Sostenere la genitorialità delle donne non vedenti: l’esperienza di Parigi

Per una persona con una disabilità grave che scelga di dare alla luce un figlio, i comuni dubbi legati alle proprie capacità di interpretare in modo soddisfacente il ruolo di genitore vengono amplificati dalla frequente condizione di dipendenza quotidiana dagli altri, rispetto a cui diviene problematico il “prendersi cura” del nuovo nato, e da un contesto socio-culturale che associa ancora con molte fatiche tra genitorialità e disabilità, a maggior ragione se a essere in situazione di handicap è la futura madre.

Beati noi – Un lavoro che vale doppio

Prima, serve/i. Poi, colf, termine inventato dal sen. Giovanni Bersani come acronimo di collaboratrici/ori familiari. Oggi, badanti. Quasi tutte donne, perché il lavoro di cura è pressoché sempre sulle spalle delle donne, in tutte le società e le culture. Le badanti sono coloro che badano. Come il mandriano bada il bestiame… perché nelle versioni di latino e greco del liceo “badare” si trova per lo più riferito a questo. Delle persone ci si prende cura, non si “badano”.

Una cena a lume di portacandela – Il messaggero di Sant’Antonio, Aprile 2012

Qualche giorno fa, durante una pausa caffè al Centro Documentazione Handicap dove lavoro, mi sono trovato coinvolto in un animato confronto tra due delle mie più esperte col­leghe con disabilità. La domanda che rendeva infuocata la bagarre era semplice, ma stimolante: come si può organizzare una cena a lume di candela con il/la proprio/a amato/a, quando non si è completamente autonomi?

Europa Europa – Diversamente danesi. Politiche per la disabilità in Danimarca: un altro mondo auspicabile?

Nella discussione sui modelli di welfare e di mercato del lavoro, un ruolo di modello (anche se non necessariamente positivo) viene spesso riconosciuto alla Danimarca. La caratteristica principale del modello danese, che solo in parte si uniforma a quello degli altri paesi scandinavi, consiste in una forte sicurezza sociale, sostenuta da un alto livello di tassazione, correlata a un netto orientamento alla vita indipendente e all’attività lavorativa.