IL MAGICO ALVERMANN/L’uomo che allevava i gatti

La diversità è spesso un elemento nella narrazione che serve a fare luce su determinate situazioni sociali; così la persona con disabilità serve allo scrittore per far scattare certe dinamiche che portano alla luce contraddizioni sociali o psicologiche. È quello che capita nella serie di racconti dello scrittore cinese contemporaneo Leggi tutto…

BEATI NOI/Perché io non sono “Charlie”

Giusto un anno fa ci siamo indignati per il vergognoso atto terroristico nei confronti della redazione di Charlie Hebdo, quando ancora molti di noi non sapevano nemmeno di cosa scrivesse questo giornale satirico. Pian piano, tutti abbiamo conosciuto qualche copertina di questa rivista e abbiamo capito (ovviamente non compreso) perché Leggi tutto…

IL MAGICO ALVERMANN/Meglio morto che in manicomio

“Buone  notizie! – attaccai, disponendo il documento appena firmato in un’apposita cartella – Tentiamo con l’infermità mentale!”. Alla donna si spense il sorriso sulle labbra. “Più che un tentativo – incalzai constatando la delusione dei suoi occhi – Ho parlato con il professor Puligheddu, lui è disponibile a studiare il Leggi tutto…

SPAZIO CALAMAIO/Custodi, stranieri e complici. Quanti sono i modi per essere siblings?

Uno dei tanti motivi per i quali cominciamo i nostri incontri mettendoci tutti in circolo ha a che fare con il tema della complicità. Infatti il termine “complicità” trova la sua derivazione etimologica nel greco classico sùn, insieme, e pléto, avvolgere. Proprio quest’ultima parola, il verbo “avvolgere”, mi piace considerarla Leggi tutto…

EUROPA EUROPA/I padri del Nord. Avere un figlio con disabilità in Islanda e Norvegia

Quando si parla di famiglie con un figlio/figlia con disabilità, la figura del padre spesso rimane sullo sfondo, mentre in piena luce c’è quella della madre. Questo squilibrio è un probabile riflesso del fatto che, almeno nel contesto sociale italiano, ci si attende che alla cura per il bambino con Leggi tutto…

SPORT AGEVOLI/Il clic che ti cambia la vita: la storia di Juri e Simona

di Juri Roverato e Simona Torelli danzatori e insegnanti “A volte un clic ti può cambiare radicalmente la vita”: questa può sembrare una frase banale e può sembrare un vero e proprio spot, in verità è letteralmente ciò che è successo ai protagonisti di questa storia. Dopo essersi conosciuti casualmente Leggi tutto…

Icone di libertà, Il messaggero di Sant’Antonio, Settembre 2015

Papa Francesco ha più volte parlato di schiavitù e delle forme in cui si palesa nel mondo come nella quotidianità. Mi chiedo spesso se la disabilità possa o meno rientrare in una di queste forme… E se invece fosse paradossalmente un’icona di libertà? Come si può essere liberi nella diversità? E come i genitori, o più precisamente il padre, di un bambino con disabilità possono scoprirla nella relazione che li lega e darle spazio?
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Il diversamente cielo, Il messaggero di Sant’Antonio, Aprile 2014

È tempo di risurrezioni, il tempo – riflettevamo insieme un anno fa – in cui il sasso del Sepolcro rotola via, così come i macigni e i pesi delle nostre convinzioni possono scivolare fino ad aprire le porte, fino a farci rinascere. Può accadere anche a chi è più cresciuto, a chi pensa di avere idee e personalità ormai fatte e finite e di averle già viste tutte nella vita. È quello che è accaduto al papà di Miriam – bambina con disabilità –, che ha voluto raccontarmi il suo vissuto.

Fossi figo… , Superabile, Settembre 2013

Non mi piace annoiare i miei lettori. Ma i temi del corpo, dell’estetica e della sessualità sono, nel mondo della disabilità (e non solo), argomenti scomodi, delicati e complessi su cui è praticamente impossibile mettere fine alla discussione. L’esperienza concreta è come sempre l’aspetto più interessante.

Corri fratello! Superabile, Aprile 2013

Sono venuto a conoscenza dell’incredibile storia dei due fratellini statunitensi, Conner e Cayden Long solo alcuni giorni fa, grazie a un bell’articolo del mio amico Claudio Arrigoni, pubblicato sul blog Invisibili del Corriere della Sera. Ho pensato alle numerose iniziative, proposte e impegni che in questi ultimi anni abbiamo speso sul tema dei siblings, fratelli e sorelle di persone con disabilità.

Il soldatino che non stava in piedi, Il messaggero di Sant’Antonio, Dicembre 2012

Caro soldatino Jack, quando ti ho ricevuto in regalo con la tua truppa doveva essere l’ultimo Natale degli anni Sessanta. In quel periodo ero davvero un bambino felice. Era un anno speciale. Il ricordo del primo uomo sulla luna era ancora fresco, le parole della telecronaca di Tito Stagno potevo recitarle a memoria. Quella luna che mi era sempre apparsa così lontana ora era lì, quasi a portata di mano.

LO SGUARDO DEL SUD/Intervista doppia… ai mercatini

Da qualche tempo partecipo con un banchetto ai mercatini per hobbisti. Vendo, insieme a un amico restauratore, oggetti vintage e piccolo mobilio restaurato. Al di là del risultato economico, è davvero un’esperienza interessante, un’immersione profonda in un mondo parallelo, abitato da persone e personaggi di tutti i tipi. In quei Leggi tutto…