LETTERE AL DIRETTORE/Risponde Claudio Imprudente

Buongiorno Claudio! Sono Brunella e ti ho conosciuto a Belluno. Sono la preside di K. e voglio inviarti un soffio di gratitudine e un abbraccio. Credo che anche grazie a te riusciremo a mettere in piedi una cordata per la piccola; il tuo esserci ha evidenziato a tutti che è Leggi tutto…

Cambia l’aria in ospedale, Il messaggero di Sant’Antonio, Giugno 2013

Si sta avvicinando un periodo critico per il mondo della disabilità. Il sole e l’afa accompagnano le nostre ultime lunghe giornate di lavoro mentre, tra un sudore e l’altro, ci perdiamo a sognare un bel tuffo in acque salate… Insomma, l’estate tanto attesa è finalmente alle porte. Ma allora, vi chiederete, qual è il problema? Non sono forse le vacanze il tempo dello svago, del divertimento e del meritato riposo? Dipende.

Oltre il buio, verso la luce , Il messaggero di Sant’Antonio, Aprile 2013

Alcune volte è difficile rappresentare un sentimento o un momento importante con un’immagine. Ad esempio, se penso alla bontà mi viene in mente una colomba bianca, se penso all’amore immagino un cuore rosso che palpita, quando penso alla solitudine vedo un anziano, seduto da solo nell’angolo di un bar. Potrei continuare all’infinito. A ogni concetto corrisponde un’immagine. In questo periodo pasquale il pensiero è andato spesso a Gesù, alla sua passione e, di conseguenza, alla sua risurrezione. Da qui ho maturato il mio sguardo.

Controtempo – Migliorare il tenore di vita… “sentendo” meglio

 
Il Metodo Tomatis, o metodo audio-psico-fonologico, è stato ideato dal prof. Alfred Tomatis, otorinolaringoiatra e chirurgo, nato a Nizza nel 1920 da genitori italiani. Fin dal 1945 il prof. Tomatis ha dedicato la sua vita, prima in Francia, poi all’estero (Canada, Stati Uniti, Europa, dove le sue teorie e le loro applicazioni sono ampiamente diffuse), alle ricerche sull’audizione, il linguaggio e la comunicazione, evidenziando così la relazione esistente tra orecchio, linguaggio e psiche.

Il piacere dei suoni

“…il mio intervento è legato all’educazione del piacere e non alla cura, io non curo nessuno, la musica è terapeutica di per sé, l’attività che faccio arriva direttamente all’anima perchè produce gioia e curiosità”.

Autore: a cura di Celine
Anno e numero: 1997/59

Riabilitare: chi, come e perché

Capire cosa si intende per riabilitazione diventa oggi sempre più complesso, viste le numerose definizioni che se ne danno, viste le molteplici figure che di riabilitazione si occupano. Per capirne di più abbiamo intervistato Andrea Canevaro, docente di Pedagogia Speciale presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna

Educazione e scrittura

La scrittura è uno strumento essenziale per dare forma all’esperienza educativa e per documentare un’esperienza riabilitativa. “Dare forma a una durata è l’esigenza della bellezza, ma è anche quella della memoria. Ciò che è informe è inafferrabile, non è memorizzabile.”(M. Kundera, La lentezza)

Un fatto linguistico e culturale

Affrontare un discorso sulla riabilitazione significa in primo luogo affrontare un problema di tipo linguistico e culturale. A seconda dei contesti istituzionali nei quali è utilizzata essa assume significati diversi. Si pensi ad esempio ai servizi per la tossicodipendenza oppure sanitari: qui la riabilitazione ha un significato esclusivamente legato al recupero organico e funzionale nell’ambito di una terapia, là ha un significato legato a un percorso di recupero sociale e in un certo senso anche morale

Riabilitar e trasumanar

Riabilitare soggetti svantaggiati nel nostro ordine sociale, già di per se’ alienante, non è semplice. Il paradosso di una metodologia riabilitativa nella riappropriazione della normalità, tra emancipazione dall’handicap ed obbligo all’omologazione. Intervista a Massimo Manferdini, educatore presso il Polo Handicap del Quartiere Borgo-Reno di Bologna

Autore: Marco Grana
Anno e numero: 1999/69

L’acqua calda

“Se un medico cura le malattie può fallire o avere successo, se invece cura i pazienti ha sempre successo”. E’ una frase del Dottor Patch Adams, protagonista del film omonimo, interpretato da Robin

Autore: Roberto Ghezzo
Anno e numero: 1999/69