La storia del Cavazza (parte seconda)
Pubblichiamo ora una replica a quell’intervento [parte I] a cura del consiglio di amministrazione dell’istituto
Pubblichiamo ora una replica a quell’intervento [parte I] a cura del consiglio di amministrazione dell’istituto
In una ormai lontana giornata invernale che vedeva tutto il modenese coperto di neve, associo al gelo, al freddo, al ghiaccio, la vita affettiva e relazionale di alcuni pazienti che avevo appena
“In un percorso creativo con i disabili, l’operatore deve sentirsi come un elefante in un negozio di cristalli, essere abile e sicuro; allora potrà arrivare dall’altra parte del negozio, senza aver rotto nemmeno uno dei preziosi cristalli… Sono convinto che non esista un teatro diverso per persone diverse, ma un teatro capace di generare incontri socialmente riconoscibili”
La parola si è imposta da sempre, nella cultura, nelle filosofie e nelle religioni occidentali, come canale privilegiato della comunicazione fra gli uomini: il logos, espressione della superiorità
Tra gli ambiti in cui lo psicodramma mosse i suoi primi passi, quello psichiatrico costituì sicuramente uno dei più significativi. “Questo tipo di approccio prevede non soltanto di riconoscere e di valorizzare le componenti emotive ed affettive della personalità del paziente, ma anche quelle lo stesso operatore psichiatrico”
“…il mio intervento è legato all’educazione del piacere e non alla cura, io non curo nessuno, la musica è terapeutica di per sé, l’attività che faccio arriva direttamente all’anima perchè produce gioia e curiosità”.
In passato ci siamo trovati a commentare quello che sembrava uno dei passaggi finali della questione relativa al riconoscimento giuridico della figura dellEducatore Professionale.
Noi siamo portati a valorizzare il nostro modo di vedere e, corrispondentemente, a sottovalutare o ad attaccare tutto ciò che sembra contraddirlo o minacciarlo. Cioè continuiamo
E’ opportuno lasciarsi andare a qualche riflessione intorno alla funzione dell’insegnante di sostegno ed al suo ruolo educativo? Può essere utile tentare di farlo in rapporto al processo di integrazione?
Mi piace pensare che di tanto in tanto si possa promuovere una discussione dedicata a questi temi a partire dal sentire e dall’essere degli insegnanti
Fare il punto dell’integrazione scolastica oggi in Italia sarebbe stato un obiettivo forse troppo pretenzioso, anche se oggi questa sensazione di dover tirare le somme, gettare uno sguardo d’insieme,
Intervista a Franco Bomprezzi, giornalista disabile: mass media e disabili in Italia
L’integrazione è una prospettiva teoretica e pragmatica. Sono necessari alcuni principi fondanti, da verificare in tempi medio-lunghi; e sono necessarie pratiche e linee operative da verificare
Il problema delle disabilita’ e dell’integrazione nella scuola non
riguarda solo gli studenti affetti da un deficit codificato dalla
burocrazia sanitaria. Il problema, avvertono gli insegnanti,
interessa un’area sempre piu’ ampia di giovani normodotati che
presentano difficolta relazionali e cognitive non certificabili.