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Azioni comunicative

La comunicazione: alcuni spunti per cominciare.

. Lo sfondo comunicativo è il terreno su cui giochiamo le nostrepossibilità di riconoscersi e di essere riconosciuti nella nostra identità,frutto di storia, competenze, attitudini, e di condividere il senso diappartenenza ad una comune umanità
. Costruendo una trama di comunicazioni significative (ascolto e parola, pause eriprese) i genitori aiutano il bambino piccolo a conoscere, distinguere,collegare: a muoversi nel mondo fisico e sociale che lo circonda.
Comunicare è orientare l’altro rispetto al mio modo di interpretare la realtà,è un processo di messa in comune che, a partire da esperienze diverse, crea unarealtà nuova: la relazione comunicativa, ponte che stabilisce legami e apre viedi conoscenza reciproca.
La comunicazione è lo strumento principale delle professioni educative esociali, cioè di tutte quelle professioni che lavorano con e per la relazioneinterpersonale. Gli interventi di sostegno, educazione, cura passano attraversoi nodi comunicativi, esplorandone le possibilità e subendone le sconfitte.
Ogni processo di acquisizione di conoscenze per realizzarsi in modo maturo edurevole si deve poggiare su di un clima comunicativo che le persone sentonocome positivo; ogni progettazione educativa, con adulti e bambini, deve averealla base un atto comunicativo reale, che dimostri attenzione e ascoltoreciproco, pena il rischio di scollarsi radicalmente con il percorso di vita delsoggetto per cui era stato pensato.
Nel bagaglio professionale, di educatori, operatori sociali e sanitari,insegnanti l’attenzione alle pratiche comunicative diventa garanzia di qualitàper le azioni che si producono e disponibilità a costruire contesti diconversazione dove ogni soggetto può esprimere, con modalità proprie, lerelazioni che intesse col mondo.
Per tutti noi, donna o uomo, sano o malato, è vitale essere dentro ad una retedi comunicazioni che riescano a farci esprimere, assumere il ruolo diascoltatori attenti, di mediatori di significati, di soggetti realmentecoinvolti e considerati. Questo all’interno di un quadro dove risaltal’impossibilità di non comunicare e la complessità-molteplicità delle forme edei modi del comunicare.
Per ragionare su questi elementi abbiamo scelto alcuni punti di accesso, checostituiscono i temi di questo spazio per il 1996.
In sintesi sono queste le questioni che, almeno in parte, vogliamo mettere afuoco intorno al nucleo della comunicazione:
una partenza introduttiva che vuole mettere in rilievo, attraverso i contributidel pensiero di studiosi importanti, alcune linee di fondo rispetto allaqualità dell’azione comunicativa;
la mediazione culturale, strumento per favorire lo scambio nelle situazionidifficili, tra culture diverse;
le "parole" dell’adulto e le "parole" del bambino, comecomunicano i grandi e i piccoli, quali tracce, segnali, riscontri significativi;
educatori e racconto: comunicare l’esperienza della relazione. Accostarsi allastoria dell’altro nella reciprocità dell’incontro;
il clima di classe: le pratiche di comunicazione a scuola;
comunicazione globale: i media e la qualità del vivere sociale. Prospettive edomande aperte.




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