8. Il gioco è un diritto
di Ivan Nanni, Aziz Rouame, Brunella Stefanelli, Daniela Tanzini, Centro Ausili Tecnologici Bologna
Sono un bambino con difficoltà motorie e posso giocare… se tu usi la tua creatività per costruire ambienti e attività ludiche che favoriscono la mia partecipazione e il mio divertimento!
• Posso comandare uno spara-bolle o una macchinina telecomandata
• posso, con un solo movimento, controllare il comando principale di un gioco della play station (calciare la palla, spingere l’acceleratore della macchina o della moto, sparare, ecc.)
◦ posso giocare con i giochi del computer con ausili adatti a me che sostituiscano il mouse e la tastiera
◦ posso comandare un registratore per sentire musica e spegnerla quando voglio
◦ posso guidare una macchinina elettrica
◦ posso andare in bicicletta con un adeguato sistema di postura
◦ se mi lasci da solo con i miei compagni possiamo inventarci un gioco insieme
◦ se fissi un gioco in alto alla parete con un filo e lo porti davanti a me, io posso giocarci ed esplorarlo senza farlo cadere involontariamente, con i miei movimenti
◦ se metti del velcro sui giocattoli posso riuscire ad afferrarli meglio indossando guantini di cotone, stai attento anche a come vengono posizionati i giocattoli e se è necessario fissarli al mio tavolino
◦ i giocattoli si possono adattare perché io possa usarli meglio.
Il CAT (Centro Ausili Tecnologici) dell’Azienda USL di Bologna gestito in convenzione dall’équipe di Ausilioteca AIAS si occupa anche di accesso al gioco e offre agli operatori e alle famiglie un supporto metodologico e tecnico per facilitare l’accessibilità al gioco in tutte le sue accezioni. Qui è possibile trovare aiuto per individuare attività e favorire l’accessibilità per consentire a bambini, ragazzi e adulti di poter giocare e partecipare ad attività ludiche. L’idea che ci guida è l’attenzione al gioco come occasione per divertirsi, pur sapendo quanto apprendimento venga veicolato attraverso il giocare.
Le richieste più frequenti che il centro riceve riguardano dove reperire i giocattoli più adatti, come sceglierli, come modificarli, che attività proporre, come accedere ai videogiochi.
A volte vengono consigliati giocattoli già modificati, reperibili presso le ditte che distribuiscono ausili, altre volte giocattoli che reperiamo sul mercato che presentano già buone caratteristiche di accessibilità, altre volte le indicazioni riguardano il posizionamento e il fissaggio di giocattoli o singoli elementi del gioco.
Puzzle, colori con impugnature particolari, spara-bolle, piccoli aerografi, questi e tanti altri giocattoli possono essere utilizzati anche da chi ha la possibilità di controllare unicamente un distretto corporeo e di fare un unico gesto volontario.
Presso il Centro Ausili un’équipe multidisciplinare è a disposizione delle persone con disabilità, dei famigliari e degli operatori per individuare il gesto funzionale per poter giocare attivamente e con il minor sforzo individuando le attività ludiche, i giocattoli e, se necessario, tutti gli strumenti che occorrono per favorire la massima partecipazione e autonomia nel gioco.
Quando ricerchiamo giocattoli da modificare nella grande distribuzione, cerchiamo soprattutto quelli che consentano lo svolgimento di attività da condividere con i compagni e che consentano al bambino e al ragazzo con disabilità di avere un ruolo attivo.
Giocare al computer
I bambini con limitazioni motorie imparano, come tanti altri, a interagire con il computer semplicemente giocando: sono infatti sufficienti un programma causa-effetto adeguato e un singolo comando esterno, per creare un ambiente ludico in cui i piccoli, divertendosi, sperimentano nuovi stimoli e nuovi modi di giocare che differiscono dal gioco tradizionale in cui è prevista l’interazione con il giocattolo.
Crescendo spesso cresce anche l’interesse per i videogame ma aumenta la difficoltà nel reperire, attraverso i canali commerciali tradizionali, i videogiochi di loro gradimento e che garantiranno loro piena accessibilità.
Questa è una situazione molto frequente per tutti quei videogamers che presentano difficoltà motorie tali da richiedere l’uso di interfacce alternative per interagire con il pc, come quelle basate sui sensori esterni e sulla scansione manuale o automatica. In casi del genere, purtroppo, non ci sono al momento molti margini tecnici per adattare prodotti commerciali preconfezionati privi di un’interfaccia speciale che consenta a chi ha difficoltà alle mani di divertirsi.
La situazione è diversa se i videogiocatori presentano lievi limitazioni motorie agli arti superiori per cui l’uso della tastiera standard e/o del joystick è ancora possibile. In casi del genere la probabilità di reperire prodotti pienamente fruibili è molto più alta considerando che molti videogame commerciali sono stati progettati per essere proprio usufruiti dagli utilizzatori mediante i tasti direzionali. La stessa considerazione è possibile farla anche relativamente a quei videogame dove il dispositivo di input previsto è eventualmente il puntamento: anche in questo caso infatti è possibile rendere il prodotto pienamente fruibile attraverso le impostazioni di Accesso Facilitato (funzionalità prevista dal Sistema Operativo Windows) che consente di emulare il mouse mediante il tastierino numerico della tastiera standard.
Giocare con le console
Quando video-giochiamo impugnando il joypad e utilizzando gli stick analogici possiamo renderci conto di quanto siano poco accessibili. Rispetto al personal computer, una console è un sistema decisamente chiuso, pensato per essere utilizzato con strumenti poco accessibili come i joypad. Solo gli esperti informatici possono modificare software e hardware, e anche per loro non è facile.
Tutti i sistemi di adattamento del computer pensati per persone con disabilità non sono direttamente trasferibili alle console di gioco che hanno evidenti problemi di accessibilità, a causa del come vengono pensati e sviluppati i videogiochi. A ciò bisogna aggiungere il fatto che molti giochi sono pensati prevedendo l’utilizzo di più tasti e più movimenti contemporaneamente.
Parlando di console dobbiamo quindi ricordare che esistono sia una componente hardware che una software. La domanda ora è: in che ambito possiamo muoverci per migliorare l’accessibilità di questi due aspetti?
Dal punto di vista dell’hardware dobbiamo tenere in considerazione che un joypad per Playstation o per Xbox consta di uno o due mini-stick e di una decina e più di tasti funzione (più i tasti di controllo). Le modifiche che si possono effettuare sono relative ad adattamenti artigianali dei sensori esterni per emulare alcune funzionalità (es: http://punto-informatico.it/2471891/PI/News/fai-da-te-gamepad-totaledisabili.aspx). L’emulazione di tutte le funzionalità, sebbene possibile, richiede tutta una serie di accorgimenti che meritano di volta in volta un’azione personalizzata che deve comprendere sia le capacità motorie che quelle cognitive della persona.
Dal punto di vista del software, invece, l’unica strada percorribile sta nel cambiamento di pensiero da parte dei creatori del videogioco: bisogna lavorare per rendere alcune caratteristiche del gioco tali da permetterne l’utilizzo da parte di persone che hanno una capacità di esecuzione dei comandi diversamente veloce rispetto a una persona normodotata.
Come in tante altre situazioni, quindi, l’accessibilità va pensata ad anteriori e non a posteriori, pur tenendo conto che un grosso ruolo dovrebbe averlo (il condizionale è d’obbligo) la fase di progettazione del gioco.
Inoltre, con ciascuna persona con disabilità va costruito un percorso comune di adattamento del gioco, in cui il CAT può mettere in campo le proprie conoscenze tecniche nella ricerca e progettazione di eventuali adattamenti.
Centro ausili tecnologici – CAT
Il Centro Ausili Tecnologici dell’Azienda USL di Bologna si occupa della proposta di ausili a tecnologia avanzata per l’autonomia e la qualità della vita delle persone con disabilità.
Le principali aree di intervento del CAT sono la comunicazione, il gioco, l’uso del pc e di altre tecnologie per la produttività negli ambiti della vita familiare, dell’integrazione sociale, scolastica e lavorativa, il controllo ambientale.
Attraverso un’équipe multidisciplinare, il CAT svolge molteplici attività rivolte alle persone con disabilità, alle loro famiglie e agli operatori della riabilitazione, della scuola e del sociale; si relaziona con le aziende del mercato degli ausili e con le realtà della ricerca.
Il CAT effettua prestazioni di informazione, di valutazione e di supporto per l’individuazione e l’uso degli ausili tecnologici, anche in collaborazione con i centri di Corte Roncati. La valutazione finalizzata alla proposta di ausili elettronici e informatici viene effettuata all’interno di un progetto personalizzato, in collaborazione con i Servizi che hanno in carico il caso; le attività di supporto sono finalizzate all’inserimento dell’ausilio nella situazione di vita e comprendono: il prestito di ausili, l’addestramento all’uso, gli interventi educativi e le personalizzazioni tecniche. Gli operatori professionali possono rivolgersi al CAT per approfondimenti su aspetti tecnici, educativi e metodologici.
L’accesso al Centro è gratuito e su appuntamento.
Polo multifunzionale per le disabilità “Corte Roncati” Az. USL Bologna
via Sant’Isaia 90
40123 Bologna
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