“Non parlo, ma non sono stupida”.

“Non sono alfabetizzata, ma capisco”.

(Chiara)

 

La presenza di deficit funzionali o di disturbi dell’apprendimento può rendere l’utilizzo dello strumento libro, specialmente in autonomia, gravoso o impossibile.

Per le persone con disabilità motoria può risultare difficile sfogliare le pagine; le persone con disabilità sensoriali, quali la cecità, il libro cartaceo è inaccessibile per l’impossibilità di visualizzare testi e immagini; le persone con dislessia possono avere difficoltà nel leggere i testi, specie se lunghi…

Il Centro Ausili Tecnologici (C.A.T.) della Azienda Usl di Bologna è impegnato da oltre venti anni nell’erogazione di prestazioni come consulenza, supporto, informazione e formazione per l’individuazione e l’adattamento di ausili tecnologici e non, per l’autonomia e la qualità della vita delle persone con disabilità nelle diverse aree di vita e di crescita dell’individuo.

In questo contesto si colloca il lavoro legato alla accessibilità del libro come strumento di comunicazione di apprendimento e di espressione.

 

Accessibilità “povera” al libro cartaceo

In presenza di disabilità motoria, l’uso fisico del libro può risultare difficile se non impossibile. Può essere quindi utile la “modifica” del libro attraverso spessori o linguette costruite artigianalmente a seconda della persona che li utilizza. Analogamente un irrigidimento delle pagine attraverso plastificazione può portare al medesimo risultato.

 

Accessibilità tecnologica

L’utilizzo di tecnologia per rendere fruibile il libro da parte di persone con disabilità motoria può avvenire anche attraverso strumenti idonei come il voltapagine: uno strumento che permette di sfogliare le pagine attraverso semplici comandi che vengono dati attraverso uno o più sensori (pulsanti). Il ruolo del C.A.T. consiste proprio nella individuazione delle capacità motorie residue della persona, che le permettono di azionare volontariamente il sensore.
In piena era digitale non possiamo non considerare le possibilità offerte dal libro digitale, ovvero dalla versione dematerializzata del libro, utilizzabile sia su personal computer che su strumenti quali ebook reader, pad o smartphone. A questo proposito l’accessibilità al libro diventa parte integrante all’accessibilità allo strumento tecnologico, valutazione che è uno delle missioni principali del C.A.T..

 

Costruzione di “libri multimediali parlanti”

In situazioni di grave disabilità fisica, associata anche a problemi di carattere cognitivo, viene a volte proposto alla persona disabile un libro “personalizzato”, una sorta di presentazione multimediale, all’interno della quale vengono associati immagini e suoni, dove il compito della persona è quello di “mandare avanti” la storia attraverso uno o più sensori. Il ruolo del C.A.T. è quello di supportare gli operatori nella costruzione di questi libri, sia nella pratica sia nelle buone prassi (considerazioni sul tipo di immagini presenti, quantità e qualità dell’audio, ecc.)

 

Il laboratorio “Costruiamo strumenti poveri per la C.A.A.”

Utilizzando e valorizzando i principi della C.A.A. il Centro Ausili propone un percorso laboratoriale per imparare a utilizzare gli strumenti necessari alla costruzione di strumenti “poveri” che possano essere utilizzati all’interno di contesti relazionali ed educativi. Una parte importante del laboratorio verte proprio sulla costruzione del libro personalizzato e/o modificato.

Obiettivo di questo lavoro è quello di far acquisire e sperimentare ai partecipanti le conoscenze di base e gli strumenti concreti necessari per rendere il libro accessibile e fruibile dalle persone con varie tipologie di disabilità. Il laboratorio, e quindi la costruzione e/o la personalizzazione del libro, prevede alcune fasi:

– acquisizione in formato digitale del libro attraverso hardware come scanner o macchina fotografica digitale;

– pulizia del documento dal testo e/o modifica delle immagini qualora fosse necessario semplificarle;

– traduzione in simboli del testo secondo un grado di complessità corrispondente alle competenze della persona;

– ricostruzione delle pagine del libro con immagini e testo precedentemente modificati.

Attraverso la sperimentazione e la realizzazione di questi passaggi, il laboratorio permette ai corsisti di acquisire una prima conoscenza di base degli aspetti informatici necessari alla realizzazione del libro e in modo particolare dei software che si possono utilizzare per la modifica delle immagini e per la traduzione del testo in simboli.

Se attraverso l’attività formativa si forniscono le basi tecniche per la costruzione dei materiali, il C.A.T. mette a disposizione gratuitamente gli spazi e l’attrezzatura necessari per la realizzazione di un libro personalizzato o modificato: computer con i software specifici, scanner, stampante a colori e plastificatrice.

 

Il libro digitale

Un’efficace alternativa al testo cartaceo è rappresentata dal libro digitale. Si tratta infatti di un testo dematerializzato e in formato digitale che conservi in massima parte gli elementi strutturali e rappresentativi dell’oggetto “libro” e che può essere letto per mezzo di un PC o altri strumenti tecnologici

Il libro digitale si presenta con lo stesso assetto grafico del libro in formato cartaceo (copertina, titolo, impaginazione coerente, ecc.) e con una simile unità d’insieme per forma e contenuto.

Se pensiamo al libro digitale come a una semplice trasposizione dal cartaceo al video, non teniamo in considerazione alcuni suoi aspetti peculiari, ovvero la possibilità di inserire collegamenti ipertestuali ad altre parti del libro o a fonti esterne e la possibilità di inserire altri contenuti multimediali come brani audio o video.

Se per molte persone con disabilità il libro è inaccessibile nella sua forma cartacea, il formato digitale del suo contenuto lo rende invece accessibile, per esempio ai ciechi, che possono leggerlo con il loro personal computer, ai dislessici, che possono associare il testo scritto alla lettura con voce sintetica, o agli ipovedenti che possono ingrandire e contrastare i caratteri, come in generale per chi non può nemmeno sfogliare le pagine di un libro.

Il libro infatti non è solo lettura. Richiede un utilizzo in forma attiva attraverso l’interazione con l’oggetto: sottolineatura, sfoglio delle pagine per la ricerca dei contenuti, ecc. Per una persona con disabilità motoria, la possibilità di avere un libro in formato digitale, quindi la possibilità dell’utilizzo del computer attraverso ausili, permette la fruizione completa e autonoma del libro superando gli ostacoli fisici imposti dalla disabilità.

 

Il libro digitale a scuola: un’esperienza

La legge 4/2004, nota anche come Legge Stanca, ha riconosciuto ufficialmente il diritto alla fornitura dei libri scolastici digitali per gli alunni con disabilità e per i loro insegnanti. Purtroppo ancora oggi l’acquisizione di questo materiale non risulta di così facile attuazione, lasciando alla creatività e allo spirito di iniziativa delle persone interessate la possibilità di ottenere e creare il libro in formato digitale.

Audrey è una bambina di 10 anni affetta da paralisi cerebrale infantile. Frequenta la scuola Primaria e utilizza il personal computer in classe come strumento di lavoro seguendo la normale programmazione didattica.

Per darle massima autonomia nella fruizione dei libri di testo, si è sperimentato l’utilizzo della copia digitale con cui lei può interagire attraverso apposito software.

Audrey ha quindi ora la possibilità di lavorare sul libro digitale potendo intervenire sulle pagine in maniera autonoma con il minimo aiuto degli insegnanti o dell’educatore. Questo le permette un approccio autonomo alla lezione didattica e una gestione personale dei tempi e dei modi dell’apprendimento.

Questo risultato è stato possibile grazie alla buona collaborazione e integrazione di ruoli e competenze tra la famiglia, gli insegnanti, gli operatori e i tecnici che, nonostante le difficoltà concrete per l’acquisizione dei testi, hanno raggiunto il loro obiettivo attraverso alcuni passaggi fondamentali:

– scansione delle pagine del libro e trasformazione in PDF (o in formato gestibile da apposito software);

– creazione di zone interattive;

– configurazione del software per interagire sulle zone interattive.

In questo contesto Audrey può lavorare sulla versione digitale del libro in maniera analoga ai compagni che utilizzano la versione cartacea.

 

Per saperne di più:

L’accesso al C.A.T. è gratuito e su appuntamento. Tel. 051/659.77.11 – info@ausilioteca.org

www.ausilioteca.org.

Link utili:

L’esperienza di Chiara: http://digilander.libero.it/chiara.ca/index.htm

La sezione Italiana di ISAAC (Società Internazionale per la CAA): www.isaacitaly.it/

Libri digitali per la scuola: www.libroaid.it

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