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Premessa

di Giovanna Di Pasquale e Luca Baldassarre

Nel progettare questa monografia insieme ai responsabili del servizio di assistenza domiciliare delle cooperative e consorzi che, raccolti in una ATI (Associazione Temporanea d’Impresa), gestiscono oggi interventi di questo tipo nella realtà bolognese, abbiamo avuto in mente per questo approfondimento due punti di attenzione.
Il primo riguarda l’obiettivo che ci siamo proposti e che può essere riassunto dall’idea di contribuire alla conoscenza di questo servizio importante ma nascosto nelle pieghe della quotidianità e dalle mura domestiche, un “tesoro nella dispensa” per l’appunto.
Gli interventi sul territorio, direttamente svolti a casa delle famiglie e degli utenti, hanno come riferimento di fondo l’importanza di consentire alle persone di rimanere quanto più possibile nei propri contesti di vita, condizione, questa, che viene interpretata come un indicatore essenziale di qualità. Questo dato però, se assunto in modo dogmatico, può favorire la comparsa di una sorta di schermo opaco che fatica a far emergere non solo di cosa è fatto questo servizio, ma anche le qualità organizzative e relazionali che deve avere per rispondere in modo efficace ed efficiente alle esigenze e richieste di chi del servizio fruisce o potrebbe/dovrebbe fruirne.
Il secondo punto di attenzione richiama più direttamente il modo con cui abbiamo attraversato questo ambito e che ha cercato di mettere in primo piano la voce diretta e quotidiana degli attori del servizio stesso. Il nostro è stato quindi un percorso di ascolto e raccolta di descrizioni, riflessioni, valutazioni portate da famiglie, utenti e operatori, soggetti questi tutti coinvolti operativamente nel rendere effettivo il servizio. Con strumenti diversi (interviste per famiglie e utenti; focus-group per gli operatori) si sono costruiti racconti che, crediamo, permettono di entrare dentro alle situazioni facendo venire a galla aspetti positivi e difficoltà.
Accanto a queste voci due contributi che si pongono in un’ottica di complementarietà rispetto agli altri. L’intervista a Mara Grigoli, responsabile ArOA USSI Disabili Adulti Azienda USL Bologna, delinea un quadro complessivo entro cui si attuano gli interventi di territorialità e indica anche le direzioni che, dal suo osservatorio, caratterizzano l’impegno dell’Azienda USL; dal focus-group condotto con i coordinatori del Servizio di Assistenza Domiciliare delle cooperative che gestiscono il servizio proponiamo una serie di riflessioni e pensieri che il gruppo ha portato dopo aver letto i materiali realizzati nella ricerca (materiali più ampi di quelli disponibili in questa monografia) e avere “reagito” alla luce del proprio ruolo ma anche esperienza e sensibilità.
A tutti loro va un ringraziamento non formale per l’effettiva disponibilità a mettersi in gioco in un dialogo a distanza che, al di là di quanto accade sulle pagine di una rivista, rimanda a quella necessità intrinseca di mettere in comune i punti di vista, accettando l’esistenza di opinioni anche diverse come un valore aggiunto per i servizi che si pongono al fianco delle persone.
 




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