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Europa Europa – L’estetica dell’accessibilità. L’esperienza della compagnia teatrale Graeae

Per molti attori hollywoodiani (normodotati), l’interpretazione di un protagonista con disabilità è stata cercata come la consacrazione di una professionalità, spesso premiata con i massimi riconoscimenti; ben più raro è che un attore o un’attrice con disabilità, quando riescono a emergere, vengano scelti per personaggi che non siano incentrati sul loro deficit. Ancor più raro, se possibile, è che l’accessibilità delle rappresentazioni sceniche sia garantita non appiccicandovi gli strumenti tecnici necessari, bensì integrandoli entro il testo artistico stesso.

Il superamento per via estetica di queste barriere è al centro dell’esperienza di Graeae, compagnia teatrale londinese che dal 1980 unisce attori e tecnici disabili e normodotati. Ne chiediamo di più a Jenny Sealey, direttrice artistica della compagnia dal 1997.

  Come descriverebbe la storia e la mission della Graeae Theatre Company?
La visione artistica di Graeae comprende quattro elementi chiave:
• una varietà di opere teatrali scritte da autori disabili e non disabili, che ci permetta di coprire l’ampio spettro del teatro e il linguaggio della rappresentazione;
• una varietà di modelli educativi, che agisca come un catalizzatore per ispirare la creatività di una nuova generazione di autori teatrali;
• opportunità globali di rappresentazione, scrittura e formazione tecnica, che diano forma a un lascito durevole di persone sorde e disabili come corpo di talento da impiegare nell’industria creativa;
• esplorazioni estetiche dell’accesso, che diano forma al teatro come un’esperienza unica sia per i creatori che per i pubblici.
I piani artistici di Graeae prendono sempre forma dalla mission della compagnia di ottenere pari opportunità per le persone disabili che lavorano in tutti gli aspetti del teatro professionistico. La compagnia ha sviluppato uno stile di programmazione e un’estetica totalmente nuova che l’hanno resa una concorrente per un posto nel mainstream. Graeae ora si ritrova annunciata come una compagnia che fa da pioniera, che è difficile da “incasellare” a causa dell’ampia diversità di stili e pratiche che il suo lavoro abbraccia. La comprensione della compagnia di “diversità accessibile”, diversità culturale e diversità di stile teatrale dà forma e permea ogni aspetto del piano artistico e della filosofia del gruppo.
Graeae non è solo una compagnia teatrale, in quanto formazione, educazione e ruolo di sostegno sono un nucleo essenziale della filosofia del gruppo. La visione continua è di usare il teatro, la formazione e l’educazione per promuovere l’inclusione e per lavorare per cambiare la paura sempre diffusa della differenza, e l’atteggiamento secondo cui attori disabili possono solo interpretare personaggi disabili, e il pubblico sarà offeso vedendo attori disabili interpreti in un’opera che non tratti di disabilità.

Avete mai avuto esperienze di rappresentazioni teatrali o laboratori indirizzati al pubblico più giovane, anche nelle scuole, o che coinvolgessero direttamente gli studenti come attori o staff di supporto? Come sono state vissute queste opportunità dagli studenti?
Graeae ha una lunga storia di lavoro di sviluppo per i giovani. Le opere teatrali più recenti, entrambe di Mike Kenny, sono Diary of An Action Man [Diario di un uomo d’azione] e Whiter than Snow [Più bianco della neve ].
Diary of An Action Man è stata una coproduzione con il teatro per bambini Unicorn. Il cast include tre attori disabili e un attore non disabile. L’opera segue il viaggio di un ragazzino che ha un papà immaginario, ma poi ci si rende conto che il suo vero papà è vivo ma ha lasciato la casa di famiglia. Le lingue utilizzate nell’opera sono inglese e Lingua dei Segni Britannica. La scrittura è realizzata in modo da essere accessibile a pubblici di ciechi.
L’opera è stata in tour a livello nazionale, con le scuole che venivano alla sede del teatro. Abbiamo ricevuto critiche eccellenti e il riscontro da insegnanti e giovani è stato molto positivo, soprattutto perché tanti bambini si identificavano con il personaggio principale e la sua relazione con i suoi genitori divorziati.
Whiter than Snow è stata una coproduzione con il Teatro Stabile di Birmingham. È una rielaborazione della storia di Biancaneve dalla prospettiva dei nani. L’opera è ambientata in un paesaggio di guerra e scienza, e usa riferimenti alla sperimentazione di Mengele sulle persone disabili e lo sradicamento delle persone disabili durante l’olocausto. Il cast è tutto di disabili, ma con solo tre attori di bassa statura. C’è un’interprete di lingua dei segni sul palco come personaggio in costume nell’opera, e fa parte del cast usando il linguaggio dei segni per il pubblico sordo.

C’è un programma di laboratori che sono andati nelle scuole (per disabili, non disabili e integrate) e ha esplorato la natura, l’educazione e chi ha diritto di dire che i disabili non possono essere scelti come interpreti in un’opera teatrale. Il gruppo dei laboratori è composto di facilitatori e attori disabili e non disabili. Il lavoro fornisce ruoli di modello positivi della disabilità per giovani disabili e non disabili, e permette alle persone di usare un processo creativo per smantellare atteggiamenti e pregiudizi che si possono avere sulla disabilità. Graeae svolge inoltre laboratori nelle università esplorando il nostro processo creativo unico, usando lingua dei segni e descrizione narrativa audio per comunicare a un pubblico sordo e cieco.

Ci può parlare di buone (e cattive) esperienze e pratiche tra attori e tecnici disabili e non disabili nelle prove sul palco e nelle rappresentazioni? Avete colto indizi in questo per una società più inclusiva?
Sono in Graeae da 11 anni e ho avuto solo molte esperienze positive di lavoro tra attori, autori, amministratori e produttori disabili e non disabili. Credo che se tutti capiscono il modello sociale della disabilità e abbracciano l’inclusione e la partecipazione, e tutti i requisiti di accesso sono predisposti in modo appropriato, allora tutti nell’ambiente di lavoro sono alla pari.
L’unico caso in cui ci sono problemi è quando professionisti non disabili non sono abituati a lavorare con persone disabili, non sanno come impegnarsi nei differenti modelli di discorso, stili di comunicazione o fisicità delle persone.

Qual è la vostra relazione con i drammaturghi che presentano le loro opere alla vostra compagnia? Avete mai avuto problemi o idee a proposito del loro testo o dell’adattamento teatrale in riferimento alle caratteristiche della vostra compagnia?
La nuova scrittura è la linfa vitale di Graeae. Stiamo portando avanti nuovi schemi di scrittura in collaborazione con writernet, BBC Radio, Paines Plough e il gruppo di autori Royal Court Young People. Commissioniamo ad autori sia disabili che non disabili. Negli ultimi 11 anni abbiamo commissionato 9 nuove opere e abbiamo avuto almeno 12 letture di scena come parte del progetto Display 4 con writernet, e anche Paines Plough Wild Lunches, che consiste in “uno spettacolo, una torta e una pinta di birra” nella sede del teatro all’ora di pranzo. Abbiamo altre tre commissioni in itinere – una è per un nuovo luogo di scrittura, una deve andare nelle scuole e la terza è un musical.
Graeae elabora temi e idee con un autore e un gruppo di attori da una a due settimane per generare materiale per un’opera teatrale. L’autore se ne va per scrivere una prima bozza. Io ho una relazione molto stretta con il gruppo durante lo sviluppo del copione e rispetto a come l’accesso artistico (uso del linguaggio dei segni e descrizione narrativa audio) possa essere integrato nella scrittura. Io e il manager letterario di Graeae abbiamo sviluppato un corso di perfezionamento di scrittura che esplora l’accesso come forma d’arte, e ci rivolgiamo anche al problema di come scrivere sulla disabilità.
Graeae riceve copioni da autori che non conoscono il raggio d’azione della compagnia e pensano che vogliamo solo fare rappresentazioni sulla disabilità. Diamo loro opinioni, ma se davvero vogliamo fare una rappresentazione su questioni di disabilità vogliamo commissionarla a un autore che ci interessa.

Quali sono i vostri progetti futuri nella rappresentazione scenica e nella formazione?
La compagnia ha una solida storia di sostegno ad artisti emergenti, e recentemente ha ricevuto incoraggiamenti dall’Arts Council England a esplorare piattaforme di rappresentazione più vaste per artisti disabili le cui competenze attengono a arte performativa, farsa, esibizione solista, lavoro site-specific e all’aperto. Il potenziale della diversità di piattaforme aumenta la visibilità dell’artista disabile e fornisce la possibilità per il suo lavoro di essere integrato indipendentemente entro generi differenti.
Graeae ha fornito la prima opportunità professionale per un gran numero di attori sordi e disabili. La compagnia è attiva nell’offrire sviluppo professionale continuo per gli ex-attori. Graeae ha da sempre un impegno a formare attori, e per 5 anni abbiamo gestito un corso di formazione dove abbiamo formato 49 attori che ora lavorano in teatro, cinema, TV e radio. Ora lavoriamo con scuole di arte drammatica per accertarci che il loro processo di costruzione, marketing e reclutamento e la loro pratica di formazione siano accessibili. Stiamo anche lavorando su progetti di relazioni esterne che incoraggino giovani con disabilità a fare domanda per le scuole di arte drammatica.
Graeae offre ripetutamente consulenze di casting e promuove attori quando siamo contattati da compagnie teatrali, aziende cinematografiche e TV. La compagnia sta sviluppando 12 artisti associati, la maggior parte dei quali hanno concluso precedenti corsi di formazione per attori. Tutti hanno recitato o scritto per la compagnia, e gestiscono laboratori, letture di copione, corsi di sviluppo e formazione, e svolgono un importante ruolo di ambasciatori.
Graeae ha un posto unico nel teatro del 21° secolo. È la sola compagnia che usa attivamente il processo teatrale per garantire che la lingua dei segni e la descrizione audio siano fermamente integrate con l’intera produzione, e non solo aggiunte in via eccezionale per spettacoli. Se un’opera teatrale richiede un approccio più tradizionale a linguaggio dei segni e descrizione audio, la compagnia tuttavia sviluppa il lavoro al proprio interno e utilizza l’opportunità per formare nuovi interpreti di linguaggio dei segni e descrittori audio.
La compagnia è vista sempre come un “rischio” dal mondo del teatro mainstream, dal momento che osiamo avere attori disabili in narrazioni che tradizionalmente sono state sempre e solo impersonate da attori non disabili (es. Bent di Martin Sherman – un cast maschile tutto di disabili ed etnicamente vario –, Blasted [Dannati] di Sarah Kane, The Changeling [Gli incostanti], ecc.) ed esporre la complessità dell’accesso a tutti i pubblici. Comunque, abbiamo passato gli ultimi 10 anni a costruire alcune relazioni molto forti con il Lyric Hammersmith, il Teatro Stabile di Birmingham, i teatri New Wolsey di Ipswich e Soho e la compagnia Suspect Culture, e continueremo a fare coproduzioni non solo per condividere nuovi processi teatrali, ma per dare ai nostri attori l’opportunità di lavorare con altre compagnie di alto profilo. Le coproduzioni danno anche ai nostri partner una consapevolezza del lavorare con persone disabili e una penetrazione globale nell’eccitante processo di creare teatro accessibile.
Abbiamo un contatto in corso con il Giappone. Ho diretto un adattamento di Bodas de Sangre [Nozze di sangue] di Garcia Lorca con un cast di disabili e non disabili al teatro pubblico di Setagaya a Tokyo nel 2007. Inoltre, abbiamo due nuovi spettacoli all’aperto in coproduzione: uno si chiama The Medal Ceremony, ed è una rappresentazione che fonde esibizioni sui trampoli con attori a terra che combinano abilità fisica e linguaggio dei segni per indicare il momento della consegna di una medaglia, mentre The Rhinestone Rollers sono 8 signore che usano carrozzine elettriche, che danno un significato totalmente nuovo al ballo di gruppo – quest’opera è disponibile per festival di arte di strada.
La nostra relazione con la più ampia ecologia del teatro è vitale non solo per promuovere le capacità di attori disabili, ma anche per aprire il potenziale di opportunità per scrittori e registi disabili e per dare forma alla pratica attuale.
La nostra collaborazione più recente è stata con BBC Radio4, dove due scrittori disabili hanno adattato Il Gobbo di Notre Dame con un cast di disabili e non disabili. L’opera è stata diretta da registi BBC. I laboratori di Whiter than Snow partono a febbraio 2009, e lo spettacolo debutta il 3 marzo e va in tour fino ad aprile.
Alla fine di aprile Graeae si sposterà finalmente nella sua nuova casa, che avrà uffici, spazi di prova e una stanza creativa in cui scrittori, artisti associati e professionisti lavoreranno. Sarà la prima volta in 30 anni che la compagnia avrà una propria casa.

Per informazioni:
www.graeae.org

 




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