Lettere al direttore – Risponde Claudio Imprudente

Salve,
sono Agnese Fantin, insegnante di una classe seconda in una scuola primaria nella provincia di Treviso.
Le scrivo per farLe i miei complimenti per il suo libro Il principe del lago.
È strano come io sia giunta a leggere questa favola: non ho acquistato il libro, l’ho trovato per caso nella biblioteca della scuola in cui lavoro. E questo è ancora più strano se penso che nella scuola, essendo privata, non vengono mai iscritti (e penso non verrebbe comunque accettata l’iscrizione) bambini diversamente abili.

L’uomo ha due dimensioni: esperienze e problemi degli immigrati con disabilità

In genere, quando si parla di “doppia disabilità” si intende, se non quella legata a una doppia menomazione sensoriale (come la sordo-cecità), la situazione di una donna con disabilità, soggetta a una discriminazione multipla per il proprio genere e per il proprio handicap. Tuttavia, seguendo questa linea concettuale si possono costruire molteplici doppie discriminazioni, collegando la disabilità a una qualsiasi delle altre condizioni oggetto di stigma sociale.

Caro Tremonti, contribuisco anche io alla crescita del PIL – Superabile, luglio 2010 – 1

Quando leggerete questo articolo molto probabilmente le cose si saranno definite e sapremo come si è risolta la questione relativa alla percentuale di invalidità minima necessaria per accedere a determinate previdenze economiche. Ma quando "Vita.it" mi ha chiesto di scrivere un contributo a riguardo, ancora la situazione era incerta. Comunque, questo articolo contiene delle riflessioni che non figuravano sul quotidiano online di Milano. Ne leggerete una versione più "imprudente".

Questione di feeling

Le voci di chi vive un deficit: riflessioni sul rapporto fra operatore e disabile rispetto alla cura del corpo. Autonomia e dipendenza, agio e disagio problemi aperti per “stimolare riflessioni per cercare nuove soluzioni”. Comprendere l’altro attraverso il corpo.

Autore: Stefano Toschi
Anno e numero: 1997/57

Un educatore professionale per minori in situazione di disagio

“L’educatore professionale rappresenta, pertanto, un “nodo” rilevante, in quanto punto di incontro di diversi “fili”, della rete di relazioni in cui è coinvolto il minore che gli è stato affidato. La capacità di gestione di questa situazione è la sfida cui è chiamato a rispondere”.

Autore: Rita Saccani
Anno e numero: 2000/77

A tutto campo

Questa ad Andrea Canevaro, è la prima di una serie di interviste fatte a persone note che operano nel campo del sociale. Una serie di domande che non riguardano un argomento in particolare ma che danno una visione a tutto campo del tema. Una chiacchierata non specialistica per guardare l’orizzonte

Disabili e università

Il processo di integrazione delle persone con disabilità è sostenuto in Italia da alcune chiare disposizioni normative. Con la legge-quadro 104/92, in particolare, l’impegno verso un percorso integrativo

Autore: Marco Cundari
Anno e numero: 1999/71