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E io l’ausilio me lo faccio in casa. Un concorso in Francia condivide le idee che migliorano la vita quotidiana

Si è tenuta il 15 giugno scorso a Parigi la premiazione della 15° edizione del “Concours des Papas Bricoleurs et des Mamans Astucieuses”, un concorso nazionale promosso dalla catena del bricolage Leroy Merlin e dall’associazione Handicap International, cui partecipano gli amanti del fai da te che hanno realizzato un ausilio originale “fatto in casa” per migliorare la vita di un familiare con disabilità. Tra le invenzioni vincitrici dell’edizione 2012, oggetto di brevi video illustrativi sul sito www.handicap-international.fr, un poggiapiedi retrattile da applicare alla sedia, un fasciatoio a borsetta da usare in piscina dove le cabine non consentono di entrare con la carrozzina, e un “dito bourguignon” per manovrare agevolmente i comandi a tasto di una carrozzina elettrica.
Abbiamo parlato della storia e degli obiettivi del concorso con Nicole Crochet, responsabile del servizio di mobilitazione per Handicap International in Francia.

Come è nata l’idea di questo concorso? E come si sono costituite le collaborazioni che lo rendono possibile oggi?
Il signor Facon (oggi deceduto), padre di una bambina disabile chiamata Perrine, incontrò una ventina di anni fa un membro della Direzione di Leroy Merlin, che, in occasione di un Telethon, proponeva un’animazione di bricolage in un grande magazzino. Il signor Facon aveva avuto l’idea di creare un’associazione di papà bricoleurs, come lui genitori di bambini e ragazzi disabili e desiderosi di creare ausili semplici e non costosi, che rispondessero ai bisogni dei bambini come dei genitori: semplificare il quotidiano e condividere le proprie “trovate” fra genitori.
E di anno in anno l’idea si è ingrandita. Handicap International è stato il primo partner di questo progetto, che mirava ad andare al di là degli scambi in un’associazione del nord della Francia, per promuovere il concetto sul piano nazionale. L’idea di aprire gli scambi attraverso un concorso (i premi sotto forma di buoni acquisto sono offerti dai grandi magazzini Leroy Merlin) era un invito a proporre innovazioni non di mercato al maggior numero di persone. Grazie alla rivista Déclic [“Scatto fotografico”, ndr], dedicato alle famiglie di bambini e adolescenti disabili con ogni tipo di deficit e creato da Handicap International, altri partner sono venuti a unirsi al progetto: in principio la federazione dei servizi di aiuto a domicilio (rete di terapisti occupazionali), e più tardi altre associazioni di famiglie di persone disabili. I dossier di deposito delle realizzazioni tecniche sono disponibili in tutti i grandi magazzini Leroy Merlin, e su richiesta presso Déclic o Handicap International.

Quante idee hanno partecipato al concorso in questi anni?
Il concorso ha appena festeggiato il suo 15° anniversario, e contiamo più di 300 invenzioni pubblicate e 50 invenzioni premiate.

Come sono assegnati i diversi premi di ogni edizione?
Una giuria composta di rappresentanti di ogni partner, come pure una giuria di famiglie di bambini e ragazzi disabili, si riuniscono ogni anno nel mese di marzo per selezionare i candidati in un primo momento, e poi per scegliere le invenzioni premiate. I genitori conferiscono 2 premi, i partner 4 premi.

Quali ausili presentati in questi anni vi hanno colpito di più?
Tutti gli ausili hanno il proprio interesse, e non siamo in grado di sceglierne uno piuttosto di un altro, essendo l’essenziale proporre un adattamento semplice, non costoso, fuori dalle reti di mercato, accessibile al maggior numero di persone e che offra tutte le garanzie di sicurezza.

Gli ausili che partecipano al concorso sono realizzati da bricoleurs esperti, o anche da principianti/amatori?
Il concorso è aperto a tutti i bricoleurs amatori; i professionisti non hanno diritto a partecipare.

Ci sono anche delle “mamme bricoleuses”?
Il nome esatto del concorso è “concorso dei papà bricoleurs e delle mamme astute”; nell’ultima edizione, avevamo lo stesso numero di maschi e di femmine che ci hanno inviato le proprie candidature.

Che voi sappiate, ci sono stati ausili “fatti in casa”, tra quelli premiati o in concorso in questi anni, la cui idea sia stata sfruttata per avviare produzioni industriali? E come funziona il “riuso” da parte di altre famiglie?
Le invenzioni che vengono pubblicate non devono essere oggetto di commercializzazione, devono essere fabbricate in un pensiero di condivisione ed essere di riproduzione facile e gratuita. Tenuto conto del loro carattere “su misura”, queste innovazioni non entrano nel settore di mercato, che non avrebbe alcun interesse commerciale a duplicare le invenzioni dei parenti.

Come funziona il “riuso” da parte di altre famiglie?
Noi mettiamo in contatto le famiglie (quelle che creano e quelle che desiderano riprodurre l’invenzione) affinché condividano le loro idee e le loro astuzie di bricolage. Il concorso dei papà bricoleurs e delle mamme astute permette dei begli incontri tra famiglie che condividono le loro creazioni e il loro “segreto di fabbricazione”. E gli incontri sono sempre più numerosi ogni anno.



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