Accedere direttamente all’oggetto libro, per conoscere, pensare, essere
- Autore: Tatiana Vitali
Di Tatiana Vitali
Quello che state facendo in questo preciso momento, cioè leggere, è un’attività allo stesso tempo banale e complessa. Una di quelle azioni che per piacere o per dovere, ci vede protagonisti moltissime volte al giorno. Tutti però in modi diversi.
Per questo, in questo secondo appuntamento, vorrei condividere con voi qualche riflessione a proposito di un progetto nato due anni fa dalla collaborazione tra la cooperativa “Accaparlante”, il CAT – Centro Ausili Tecnologici di Bologna e la Mediateca di San Lazzaro di Savena sull’accessibilità alla lettura per persone con deficit motorio o comunicativo e la costruzione del libro modificato e personalizzato.
Due percorsi paralleli “Lo scaffale sulla lettura accessibile” e un ciclo formativo di base di primo e secondo livello rivolto a insegnanti, operatori culturali, educatori e familiari hanno regalato, soprattutto ai lettori più giovani, nuove soluzioni e proposte creative legate alla lettura su misura.
Ad aprire le porte dello scaffale, lo scorso novembre, l’incontro “Leggere per vivere” alla Mediateca di San Lazzaro di Savena, ospite la scrittrice e illustratrice Arianna Papini che ci ha raccontato dove nascono le sue illustrazioni e i suoi libri. Libri cui noi, animatori del Progetto Calamaio, siamo legati da lungo tempo, inseparabili strumenti delle nostre animazioni. Insieme a lei anche Manuela Trinci, psicoterapeuta infantile e studiosa di letteratura per l’infanzia, con un intervento dal titolo ironico e importante Babbo, perché sono scema?… I libri raccontano dolore, solitudine e fatica della diversità.
Ne sono susseguiti altri quattro incontri, in cui si è cominciato a parlare di “libri per tutti e accessibilità della lettura”, ideati per permettere alle persone con disabilità motoria, sensoriale, comunicativa o con disabilità multiple di accedere alla lettura a partire da piccoli accorgimenti, dalle mollette da bucato inserite all’esterno delle pagine, al cartoncino per inspessire le pagine stesse fino al volta pagina elettronico, ausilio tecnologico in piena regola. Sono queste soluzioni pratiche e piuttosto semplici che ci consentono di accedere direttamente e senza troppe mediazioni all’oggetto libro. In seguito si è cominciato a parlare di libri tattili, dedicati a non vedenti e ipovedenti e si è accennato in questa sede anche al mondo degli audio libri.
Il terzo appuntamento è stato dedicato alla parte teorica sulla CAA, la Comunicazione Aumentativa Alternativa. Facciamoci aiutare da Maria Antonella Costantino: “la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) è ‘ogni comunicazione che sostituisce o aumenta il linguaggio verbale’ ed è ‘un’area della pratica clinica che cerca di compensare la disabilità temporanea o permanente di individui con bisogni comunicativi complessi’ (ASHA, 2005). L’aggettivo ‘aumentativa’ sta a indicare che tende non a sostituire ma ad accrescere la comunicazione naturale, utilizzando tutte le competenze dell’individuo e includendo le vocalizzazioni o il linguaggio verbale esistente, i gesti, i segni, la comunicazione con ausili e la tecnologia avanzata”.
In parole povere la CAA è un linguaggio utile per persone che hanno difficoltà linguistiche, più o meno gravi, persino per chi non riesce proprio a emettere suono.
A questo punto si è cominciato a mostrare la differenza che c’è fra libri modificati e personalizzati. La conoscete? Il libro personalizzato è un libro che parte da una nuova storia, dai desideri del lettore e da quello che il lettore può fare. Cosa diversa, invece, è parlare di libro modificato, perché, in quel caso, si modifica una storia già esistente in commercio attraverso simboli codificati internazionali.
Infine, all’ultimo incontro, è venuto il bello, la parte pratica: costruire un libro modificato a partire dalla fiaba classica de I tre porcellini, pensata per un bambino di scuola materna. Divisi in gruppi e partendo dalla modifica, dalla riduzione e dalla semplificazione del testo si è giunti così alla creazione di una vera e propria pagina. Purtroppo in quell’occasione non c’è stato più il tempo ma le fasi successive sarebbero state quelle della scelta delle immagini e la traduzione del testo in simboli. Un percorso davvero stimolante!
Accrescendo la comunicazione naturale, la CAA non è infatti uno strumento utile solo per le persone con disabilità ma può diventare occasione di conoscenza per tutti, capace com’è di stimolare le nostre azioni e reazioni creative. Prendo ora spunto da una frase del mio collega Claudio Imprudente quando ci racconta che “adattare non significa semplificare”.
Il libro modificato è proprio un ausilio che se ci consente una relazione fisica diretta con il supporto non la riduce alla semplice fruizione bensì l’amplifica, fornendo all’incontro con la stessa ulteriori stimoli e suggestioni, costringendoci ad andare a fondo, alle radici e alla sintesi del racconto, e questo, è un dato di fatto, è un’esperienza unica per tutti i lettori.
Per questo Accaparlante e CAT hanno scelto di proseguire la collaborazione con la Mediateca in questa direzione, continuando la relazione con l’oggetto libro anche con l’utilizzo di tecniche e tecnologie specifiche come il software Symwriter e l’elaborazione delle immagini oltre che la traduzione di libri individuati dai corsisti e dai docenti.
Perché, in fondo, il libro è l’ausilio più personale, che possiamo portare sempre in tasca e condividere con gli altri. E la lettura è l’azione che più di altre ci rende liberi perché ci permette di conoscere, pensare, essere.
Per informazioni:
Annalisa Brunelli – annalisa@accaparlante.it
Brunella Stefanelli – bstefanelli@ausilioteca.org
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Associazione “Centro Documentazione Handicap” – Cooperativa “Accaparlante” – via Pirandello 24, 40127 Bologna. Tel: 051-641.50.05 Cell: 349-248.10.02