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Il clic che ti cambia la vita: la storia di Juri e Simona

di Juri Roverato e Simona Torelli, danzatori e insegnanti

“A volte un clic ti può cambiare radicalmente la vita”: questa può sembrare una frase banale e può sembrare un vero e proprio spot, in verità è letteralmente ciò che è successo ai protagonisti di questa storia.
Dopo essersi conosciuti casualmente su un Social Network, si sono conosciuti di persona, si sono piaciuti e, dopo alcune traversie, hanno deciso di crescere e collaborare insieme.
Pur proveniente da un mondo assolutamente diverso da quello di Juri, Simona, che fino a poco tempo fa faceva la benzinaia, è stata calamitata dalla stranezza e dalla poca affidabilità del mondo artistico, di cui faceva parte Juri, e si è buttata senza paracadute in un’avventura che, due anni dopo, si sta rivelando un’avventura da favola. Juri, danzatore e insegnante di Danceability, affetto da tetraparesi spastica, sempre svolazzante e sempre alla ricerca di altro, ha trovato in Simona un punto di riferimento concreto. In questo modo le sue energie sono state canalizzate e direzionate, senza disperderle più in mille progetti di cui se ne concretizzavano due, tre all’anno, sciupando spesso o almeno non sfruttando al massimo un’innata dote artistica e d’insegnamento.
Prima hanno iniziato a collaborare in punta di piedi, Simona organizzava e Juri teneva i corsi, poi piano piano si sono piaciuti, hanno provato a danzare insieme e anche a insegnare insieme. Simona sta scoprendo una dote naturale di vedere come vanno le cose e di avere delle idee geniali per migliorare le situazioni; Juri, proprio grazie a questo, ha la possibilità di prendere su di sé tutto il lavoro, sapendo che la parte organizzativa e i dettagli sono curati da una persona di cui si fida.
L’esperienza con Juri non manca, dopo 13 anni trascorsi in innumerevoli gruppi, situazioni di tutti i tipi e una buona esperienza anche a livello internazionale o con personaggi noti; la passione che contraddistingue le persone che hanno appena iniziato non viene meno con Simona che si vuole mettere in gioco ovunque e dà costante alimento alla scommessa di entrambi. Una fusione di competenze che porta a una completezza sinergica su molti aspetti tecnico-lavorativi.
La grande passione messa da Simona e il ruolo “anomalo” di Juri, visto che i luoghi comuni fanno pensare quasi sempre che una persona con disabilità sia un peso e non una risorsa sociale, fanno sì che ci sia quanto meno curiosità attorno a loro due, in particolare in Emilia, dove tale tecnica e tipo di lavoro non è conosciuto. Loro due, in ogni caso, non disdegnano nemmeno alcun contatto esterno e sperano di poter diffondere il loro lavoro praticamente ovunque sia possibile.
Fondamentalmente ciò che colpisce tutti sono le emozioni che vengono trasmesse, sia quando li si vede danzare sia quando si va ai loro corsi, corsi che coinvolgono dai bambini agli adulti di ogni età, perché tutti abbiamo un corpo e tutti possono emozionare ed emozionarsi, se ci si mette realmente in gioco.
Di per sé, la Danceability è una tecnica di danza che permette a persone abili e disabili d’incontrarsi per danzare insieme, trovando un linguaggio comune che possa far incontrare le persone, dando la possibilità a tutti di esprimere, attraverso il corpo che si ha a disposizione, qualsiasi esso sia, le emozioni che si hanno. Non è assolutamente una terapia, ma soltanto un percorso artistico accessibile a tutti.
Juri, anche grazie agli stimoli datigli dall’incontro con Simona e per tutto ciò che hanno vissuto insieme, ha il desiderio di andare oltre e di essere accompagnato in questo grosso passaggio proprio da Simona. Pur non disdegnandoli assolutamente, non bastano più i percorsi artistici: c’è un enorme desiderio di andare oltre, utilizzando le competenze di danza di Juri e la naturale conoscenza che ha di come funziona un corpo “disabile” per utilizzare la Danceability come strumento che possa avere un risvolto medico. Il desiderio è di dare alle persone disabili più o meno gravi e alla persone che lavorano con loro una nuova conoscenza di un corpo affetto da disabilità e dare magari degli strumenti per usarlo in modo diverso.
Grazie allo studio che Juri ha fatto quotidianamente su di sé da quando ha avuto la consapevolezza del proprio corpo e della propria situazione e grazie alle ricerche e agli studi scientifici che ha fatto, cerca di rispondere anche ai problemi degli altri. La cosa, quindi, non è assolutamente improvvisata, ma ha un substrato solido, dato che sono anni che Juri propone e tiene questo tipo di corsi; la cosa nuova è che ora sono in due e hanno finalmente la possibilità di documentare i loro percorsi. Braccio e mente che si interscambiano continuamente, dando a tutti risposte anche scientifiche, senza tralasciare l’aspetto di umanità e di divertimento che caratterizza e caratterizzerà per sempre il loro lavoro.
Propongono inoltre dei percorsi nelle scuole e nelle strutture dove ci sono persone disabili, nel tentativo di dire che attraverso il corpo si possono fare esperienze meravigliose, perché il corpo, qualsiasi esso sia e qualunque movimento o non movimento abbia, è comunque ciò che ci tiene in contatto con l’esterno e ci permette di sperimentare ciò che accomuna noi tutti: l’avventura della vita.
In Emilia stanno collaborando con una neonata associazione culturale di Rubiera, l’associazione Per Mano, con un progetto innovativo dal nome “Danziamo insieme”, in cui tutti hanno la possibilità di mettersi in gioco e di comunicare attraverso il proprio corpo.
L’idea di Simona e Juri è di rendere la loro immensa passione una professione, ma con l’obiettivo di anteporre a tutto la qualità di vita di tutte le persone. Consapevoli che troppo spesso non basta vivere, ma serve vivere bene, puntano a dare qualità a tutto ciò che fanno, hanno l’obiettivo di dare emozioni a chi frequenta i loro corsi o vede le loro performance o spettacoli. Il loro messaggio si pone l’ambizioso obiettivo di arrivare a tutti, anche a chi viene spesso escluso dalla società per i motivi più diversi. Non è una missione, ma solo un modo di vivere, talmente interiorizzato da Simona e Juri che sarebbero loro stessi sorpresi a non fare proprio questo.
Cavalca quest’onda anche il loro primo spettacolo “Alovaf, favola al contrario”, spettacolo per bambini con una morale da adulti, di cui trovate un promo su Youtube: www.youtube.com/watch?v=gyNRXu3lRVQ. Le vere favole sono date dalla vita vera, quella che ha problemi quotidiani e che ogni giorno deve risolverli per andare avanti; la vera crescita non si ha mai con una vita serena e senza problemi, ma solo con una vita che abbia difficoltà quotidiane vere che richiedono ai protagonisti della propria vita il fatto di mettersi completamente in gioco per risolverle e vivere una vita reale.
Ed è un po’ questa l’intera storia di Simona e Juri: magari al contrario, magari veramente strana, magari distorta, ma un incontro e una vita veramente da favola.

Per contatti:
juri_roverato@yahoo.it
simonatorelli75@gmail.com
cell. di Simona: 342/326.83.63§
blog: http://juriroverato.blogspot.com/



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