Un’agenzia stampa che esiste solo su internet, realizzata in tre lingue, italiano, inglese, francese: la sua finalità? Dare voce alle popolazioni del sud del mondo impegnate a costruire un futuro di libertà e di sviluppo ma troppo spesso vittime dell’emarginazioneSono un missionario, l’iniziativa che vi presento nasce dalla federazione di 15 istituti missionari. Un grande missionario del secolo scorso diceva: “Vorrei avere a disposizione 100 lingue e 100 cuori per presentare la situazione della povera Africa”. Questo stesso missionario diceva che in 5 mesi aveva scritto 1347 lettere, in mezzo a situazioni difficili, in mezzo al deserto, sotto un sole tremendo e nel 1873 in un’altra comunicazione diceva che aveva sul tavolo 900 lettere a cui rispondere. Proprio in questa scia di bisogno di comunicazione, nel 1882 nascono in Italia due grandi riviste missionarie che sono ancora in vita, “Nigrizia” che ha 116 anni di vita e “Mondo e missione” che ne ha altrettanti.
Nel 1973, facciamo un salto, nasce una casa editrice frutto di una confederazione di 15 istituti missionari che si chiama EMI, editrice missionaria italiana, che sta compiendo 25 anni di vita. Alcuni anni dopo. nel’84, gli istituti si uniscono e danno vita ad una attività video, la EMI video. Nel 96 si uniscono e fanno una rivista di antropologia e teologia della missione e nel 1997 un’altra felice realizzazione che è “Misna”, di cui parleremo.
Il nostro lavoro deve essere inserito in un cammino, in una scia di uomini che non solo si sono impegnati a livello intellettuale, ma a livello vitale, a livello pratico in favore degli ultimi, degli esclusi. La seconda premessa è che noi ci siamo accorti, come ve ne siete accorti voi, che del sud del mondo se ne parla poco e quelle poche volte che se ne parla, se ne parla male, che l’informazione è una merce strategica in mano ai governi e alle industrie, che quattro grandi agenzie emettono l’80% delle notizie che circolano, che il sud del mondo praticamente non ha voce, che la famosa globalizzazione non è tanto uno scambio in tempo reale di notizie prodotte in tutto il mondo, ma piuttosto la distribuzione mondiale delle informazioni delle agenzie occidentali. E allora di fronte a questo grande gigante, noi piccolo sassolino abbiamo detto: “Cominciamo ad agire”, e abbiamo fondato questa agenzia che si chiama Misna.
Un’agenzia stampa telematica e missionaria
Quali sono le caratteristiche di questa agenzia ? E’ una agenzia solamente in internet che fornisce notizie di attualità, in tre lingue, italiano, inglese e francese, con una ventina di lanci al giorno e che nei primi 5 mesi di attività è già riuscita a farsi uno spazio. C’è un direttore, che è un giornalista missionario, Padre Giulio Albanese e una struttura è minima; abbiamo una impiegata a tempo pieno per la lingua italiana, una persona part-time, 6 ore, per l’inglese , una persona part-time, 4 ore, per il francese; siamo quindi ridotti a una situazione minima di personale perché minime sono le risorse; non abbiamo nessun tipo di finanziamento pubblico.
Vi elenco i punti principali dell’iniziativa: a) la finalità, dare voce alle popolazioni del sud del mondo impegnate a costruire un futuro di libertà e di sviluppo ma troppo spesso vittime dell’emarginazione, dello sfruttamento e del conseguente impoverimento, perché nel sud del mondo non ci sono i poveri ma gli impoveriti b) dare voce alle giovani chiese del sud del mondo, a questa grande ricchezza che è sempre di più in fermento e che spesso paga, in prima persona, con quelli che noi chiamiamo i martiri, le conseguenze dell’oppressione e dell’emarginazione c) dare spazio alle voci e alle iniziative che nascono nel nord del mondo a favore del sud del mondo. Perché queste iniziative della Misna possano avere un futuro, noi abbiamo bisogno di ricevere notizie, di trovare dei nuovi soci, di trovare sostenitori.