Come funziona lo Stato sociale nel resto d’Europa, quali sono le sue caratteristiche e la sua storia, come sono inquadrati e come operano i “lavoratori sociali”
Il lavoro sociale
La storia del lavoro sociale è strettamente connessa alla storia nazionale: il lavoro sociale, nato prima della grande guerra sotto limpulso dei movimenti femministi, illustrati da A. Salomon a Berlino, si è presto caratterizzato con le sue aperture alle correnti internazionali, bruscamente interrotte dalla Seconda Guerra Mondiale. Le chiese, quali fondatrici di servizi, istituzioni ed organismi di insegnamento del lavoro sociale costituiscono anchesse unimportante forza.
La caduta del sistema nazionalsocialista nel 1945 ha consentito lespandersi della scuola americana, impiantando i seguenti metodi: approccio individuale, lavoro di gruppo e lavoro comunitario. Nei cinque anni successivi il lavoro sociale viene identificato come pratica per aiutare la gente ad aiutarsi e a prendersi in carico, differenziandolo in ciò dallassistenza tradizionale. La struttura del sistema non è solo quella di aiutare e consigliare ma anche quella di controllare ed intervenire, se necessario, nellambito della legislazione relativa agli interventi sociali, la protezione dei giovani ed i Tribunali per i minori.
Si identificano due campi di azione:
– "Sozialarbeit" (lavoro sociale): relativo alle classi di età ed alle affinità con lintervento sanitario. Raggruppa infermieri, educatrici, impiegati dellassistenza pubblica o privata e gli assistenti sociali.
– "Sozialpaedagogik (pedagogia sociale): questo settore è dedicato allinfanzia ed ai giovani e prevede leducazione sociale. Le figure professionali sono: educatori, responsabili dei centri della gioventù (in maggioranza donne), gli animatori per i giovani ed i socio-pedagogisti.
A partire dal 1970 una profonda contestazione ha rimesso in discussione il concetto dellassistenza intesa come metodo di normalizzazione, di controllo e di integrazione, denunciando "le funzioni del lavoro sociale come funzioni di una agenzia specializzata nella riproduzione, compensazione, repressione e disciplina". Il fondamento è: "andiamo alle cause strutturali e non curiamo solo il sintomo".
Da questa rimessa in discussione sono nati dei movimenti convergenti che attraversano sia i servizi sociali che la pedagogia sociale e che hanno fatto emergere un terzo concetto di intervento: "Sozial-arbeit" (lavoro nel sociale), inteso come un andare oltre ai settori tradizionali prevedendo la trasformazione delle strutture stesse al fine di rendere inutile il lavoro sociale; ciò ha portato a riconsiderare i metodi e lorganizzazione e ad una riflessione su un mutamento dei valori. Le questioni poste mirano a denunciare:
– la mancanza di coerenza nellapproccio di fondo e della struttura complessa degli organismi che assicurano i finanziamenti.
– Linfrastruttura dellorganizzazione dei servizi sociali: in abbondanza nelle zone urbane, mancanti in quelle rurali, con il fenomeno della concorrenza fra i servizi.
– Linfluenza delle questioni politiche nella definizione delle priorità sociali e dei loro finanziamenti, a detrimento di un approccio più rigoroso.
Lorganizzazione del lavoro sociale
E basata su due principi fondamentali: lo Stato sociale e la solidarietà e la sussidiarietà.
Secondo la sua Costituzione, la Germania è uno Stato federale, democratico e sociale, contro ogni discriminazione religiosa o razziale. Tale Costituzione prevede anche lazione nei settori della giustizia sociale, laiuto ai meno abbienti, la sicurezza sociale e luguaglianza davanti alla legge di uomini e donne, la libertà di associazione e sindacale, la protezione della famiglia e dei bambini, la vocazione sociale della proprietà privata.
Il principio di sussidiarietà influenza profondamente lintervento sociale. Il ricorso allassistenza pubblica non viene che dopo quello della famiglia, del vicinato, dei gruppi di reciproca assistenza e dellassistenza privata. Il principio dello Stato sociale mette dunque in evidenza che la solidarietà non concerne soltanto lo Stato ma ogni cittadino, che deve adoperarsi sia singolarmente che nella collettività. Dal 1976 il codice sociale determina un certo numero di diritti sociali che hanno permesso di organizzare i settori dintervento relativi al lavoro sociale ed alla animazione sociale. Questa area di intervento, inizialmente incentrata sugli emarginati ed i devianti, tocca ormai settori nuovi quali le scuole, gli ospedali e le imprese.
Il sistema del lavoro sociale è stato caratterizzato da tre elementi: le diversità degli obiettivi pedagogici, le diversità dei metodi di intervento e lorganizzazione complessa delle sue strutture.
In questo senso esso si distingue dal sistema dellinsegnamento scolastico e professionale che dipendono dallo Stato pur mantenendo lo stesso obiettivo.