Il COI: un’esperienza inglese
- Autore: Francesco Di Paola
- Anno e numero: 1996/49 (monografia sulla comunicazione sociale)
Esiste da anni in Gran Bretagna il COI, (Central Office of Information)struttura governativa che funziona non tanto come un ministero dell’informazionequanto come una struttura di comunicazione pubblica a cui ogni dipartimentogovernativo può rivolgersi per promuovere le proprie politiche e le proprieiniziative.
Il COI fa opera di informazione principalmente sui diritti umani e sulleattività legislative socio-sanitarie; si occupa poi di promuovere iniziativecome le donazioni di sangue ed è impegnato in tutte le questioni di persuasionesociale (campagne anti-droga, prevenzione dei crimini, sicurezza stradale…).
Il COI, che utilizza diversi mezzi per raggiungere i suoi scopi (pubblicità,marketing diretto, ricerca, film, radio…) suddivide la pubblicità sociale incinque categorie principali:
1. Spiegazione della legislazione e dei diritti dell’individuo (stato sociale,cambiamenti nelle tasse…).
2. Promozione di iniziative (donatori di sangue…).
3. Reclutamento (forze armate, infermieri…).
4. Utenze (gas, elettricità…).
5. Persuasione sociale (anti-droga, prevenzione del crimine, sicurezzastradale…).
Per promuovere tutte le iniziative il Central Office of Information faaffidamento ad una rete molto complessa e articolata di media:
Stampa: 10 quotidiani nazionali, 2.000 quotidiani regionali e 2.500 riviste.
Televisione: 4 canali nazionali (2 commerciali) e 43 canali tra satellitari evia cavo tutti commerciali.
Radio: 9 emittenti nazionali di cui 4 commerciali e 135 stazioni locali tuttecommerciali.
Pubblicità all’aperto (cartellonistica): 107.000 siti.
Cinema: 2.000 locali.
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