Silvia:”Io vengo qui per stare un po’ in compagnia e per cambiare la mia vita”. Roberto: “Vengo qui per trovare tranquillità, disposizione all’ascolto e per trovare chi sta con me”. La semiresidenza raccontata dagli utenti
Questo articolo è stato fatto ed elaborato, sotto forma di domande erisposte all’interno dell’attività di "Lettura giornale" a cuipartecipano 8 utenti e due educatori, attività in cui si leggono e sicommentano riviste, con la finalità di stimolare la capacità di comprensionedei testi letti, e di favorire l’acquisizione di capacità e abilitàcomunicative all’interno di un contesto di gruppo.
D. Quale è stata la vostra prima impressione varcando la soglia dellastruttura.
R. Silvia racconta: "Ero sinceramente Un po’ spaventata, avevo paura dinon andare d’accordo con nessuno per il mio brutto carattere: non volevo essereconsiderata come una persona infantile e senza idee".
"A me invece – dice Luca – sembrava tutto "vuoto"; la mia era unasemplice visita alla struttura e quando sono uscito ho tirato un sospiro disollievo mormorando io in questo posto di "pazzi" non ci verrò mai!!! Ora la mia impressione è completamente cambiata".
Cristian: "Paura – dice – di non essere all’altezza di superare i problemiper i quali ero venuto qua".
Biagio e Marco hanno invece trovato subito un ambiente molto accogliente e tantepersone gentili.
Stefano: "varcando la struttura mi sembrava di trovarmi in una specie diComunità!!!".
D. Ma visto che non è una comunità, perché venite qui?
R. Dice Silvia: "io vengo qui per stare un po’ in compagnia e percambiare la mia vita". Roberto. "Vengo qui per trovare tranquillità,disposizione all’ascolto e per trovare chi sta con me". Esordisce Stefano,pienamente in accordo "Vengo qui per non morire di solitudine".
D. Cosa pensate della Semiresidenza? Vi serve?
R. Silvia: "Dopo averla frequentata per un po’ di tempo mi sentorinata, quasi come non mai, penso che se non ci fossi mai venuta mi sareisentita persa. Mi serve perché è utilissimo per me fare delle cose in questigiorni e nei giorni a venire".
Interviene Roberto: "Si, serve perché venendo qui per alcune mattine opomeriggi della settimana ci si relaziona con altre persone, ci si conosce epotrebbero nascere delle amicizie durevoli".
"So molto d’accordo – dice Luca – mi serve per il recupero dei rapportiinterpersonali"
D. Quali attività sentite più utili, quali più interessanti?
R. Marco: "Alcune attività potrebbero essere più intellettuali e farelavorare il cervello perché chi viene qui come paziente è in statoriabilitativo e quindi deve fare lavorare il cervello, perché le medicine, gliesaurimenti nervosi, le degenze in ospedale mettono in stasi il lavorointellettuale".
Cristian: "Le mie attività preferite sono "lettura giornale","arte"; e i colloqui individuali con l’educatrice. Servono secondo meper migliorare se stessi, giorno per giorno imparo e faccio cose che prima nonfacevo".
Silvia: "Le attività’ di grafica" e "Decorazione" sonotutte e due utili perché mi servono ed ho imparato cose nuove. L’attività di"lettura giornali" mi piace perché voglio sapere cosa succede nelmondo e cosa ne pensiamo noi".
Stefano conclude dicendo: "Sono utili e interessanti ma ce ne vorrebbero dipiù".
D. Frequentare la semiresidenza lo "vivi" come un momento dipassaggio o ritieni che nel tempo sentirai sempre l’esigenza di avere unrapporto con la Struttura?".
R. Silvia: "Spero di mantenere per sempre un rapporto con ilTasso".
Cristian: "Sì anch’io, e spero che duri".
Roberto: "Anch’io soprattutto nei momenti di bisogno ci tengo ad avere unrapporto con voi".
Biagio: "Io invece lo vedo come un momento di passaggio, interessante nellasua fase ".
D. Cosa può pensare un passante nel vedere una persona all’interno di unastruttura dove l’intestazione dice "semiresidenza psichiatrica?"
R. Roberto: "Se ne fregano!".
Cristian: "Sono li per guarire".
Silvia: "Hanno dei problemi che si possono risolvere".
Marco: "Mi sento avvilito, preferirei che ci fosse scritto"Semiresidenza di salute mentale".
Luca: "E’ sicuramente un matuchen" .
D. Cosa ti aspetti frequentando la struttura?
R. Silvia: "Mi aspetto di trovare cose nuove che un giorno. magaripossano servirmi sul lavoro".
Roberto: "Mi aspetto di crescere, realizzare e maturare in modoequilibrato".
Stefano: "Mi aspetto che la struttura mi aiuti a trovare una casa e unlavoro che sono le cose più importanti perché non vado d’accordo e sono ormaiun peso per la famiglia arrivato a questa età".
Gabriele: "Mi aspetto non solo un miglioramento, ma anche un successo nellamia vita perché non ho mai trovato un posto sano e curativo come questo".
Biagio: "Che gli amici mi diano sempre il loro aiuto".
Luca: "Né più né meno di quello che passo dopo passo il Tasso mi stadando".
Cristian: "Una vita migliore ".
(*) di Silvia, Vanna, Biagio, Roberto, Luca, Stefano, Luigi, Marco, Cristian,Gabriele utenti ed educatori della semiresidenza di via Tasso