intervista a Don Vinicio Albanesi, CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza)

Oggi quando si parla di riforma dello Stato sociale si parla per lo più di previdenza e non di assistenza, si discute di pensioni e di riforma dell’assistenza non se ne parla. Attualmente siamo in attesa del testo unificato dell’on. Signorello.

Però se non si costituisce un fondo sociale, visto che si contrae il fondo sanitario, si corre il rischio che l’assistenza si fermi solo all’enunciazione dei principi.

Inoltre il rapporto tra pubblico e privato non è stato definito. C’è chi dice che il settore del non profit sia un vero e proprio mercato e c’è chi dice che questo settore non può sopravvivere se lo si intende solo in questo modo.

Penso comunque che lo Stato sociale non deve essere destinato solo ai poveri perché in questo modo si tradurrà nella semplice sopravvivenza dei più bisognosi.

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