Mondo pupazzo
Dopo l’incontro con animatori disabili nasce, nella scuola materna Mazzini di Bologna, un percorso di incontro tra i bambini e l’amico pupazzo. Una avventura alla scoperta di sé…
Dopo l’incontro con animatori disabili nasce, nella scuola materna Mazzini di Bologna, un percorso di incontro tra i bambini e l’amico pupazzo. Una avventura alla scoperta di sé…
Che cos’è, cosa ci spinge ad essere creativi. Nella vita quotidiana, nel luogo di lavoro, per ogni persona. Una questione di libertà e di autorelizzazione. La creatività come luogo dell’identità.
Il brutto è un concetto estetico che è entrato a pieno titolo nella riflessione filosofica solo a metà del ‘700 con Edmund Burke. Nell’antichità il brutto viene considerato la negazione del bello-vero-buono e come tale mero non-essere. Non vale la pena occuparsene: il brutto non ha dignità, è pronto per la rupe Tarpeia.
Ma Burke scopre che esistono molteplici valori estetici che non è possibile racchiudere in una categoria estetica onnicomprensiva, il Bello appunto, e così teorizza il Sublime come categoria e a se stante (nell’antichità il sublime era invece un grado del bello, il grado più alto).
Un viaggio personale e “soggettivo” sui problemi dell’editoria sociale e sui vizi del giornalismo italiano. L’avvento del digitale e la possibilità che offre la comunicazione elettronica ai cittadini e alle associazioni; L’importanza di osservatori sulla stampa, la necessità di pensare a nuovi progetti di comunicazione basati sulla tecnologia. Le esperienze comunicative del Centro Documentazione Handicap.
Un aspetto che mi appassiona e mi stupisce sempre, è la capacità, direil’abilità della disabilità (anche se sembra contraddittorio), a mettere incrisi qualsiasi struttura, qualsiasi ordine prestabilito.
Il testo che pubblichiamo è la sbobinatura pressochè integrale dellarelazione presentata al convegno sul Progetto Calamaio tenutosi a Bologna il 21maggio scorso.Quando c’è una festa
Mi sembra che sia possibile paragonare l’handicap di un componente famigliare(sia esso un genitore, un coniuge, un figlio, un fratello) a un altro membrodella famiglia, che diventa una realtà sensibile
In questi ultimi anni si è parlato molto del problema dell’autonomia dellapersona, affrontando i problemi inerenti la disabilità, sia fisica chepsichica.Il termine "autonomia", infatti,
L’ANEP (Associazione Nazionale Educatori Professionali) di Bologna organizzaun seminario, gratuito, organizzato e gestito da educatori. Il numero massimo dipartecipanti previsto viene superato immediatamente,