di Alessandro Mattioli, istruttore di nuoto e allenatore di Triathlon, formatore UISP, e Glauco Fantini, insegnante di Educazione Fisica, fondatore dell’associazione Anni Magici.
Il progetto “Atelier del corpo” nasce da una collaborazione tra UISP di Reggio Emilia, Anni Magici ASD e Istituzione Scuole Nidi d’Infanzia del Comune di Reggio Emilia per valorizzare il linguaggio motorio.
Nel percorso proposto, le esperienze e le scoperte che si realizzano in particolare nelle aree verdi attivano nei bambini la ricerca di strategie soggettive e di gruppo per affrontare sfide motorie, giochi di equilibrio e di orientamento nello spazio. Imitazione, improvvisazione, ripetizione e variazione sono elementi strutturanti le relazioni tra bambini e adulti e le esperienze agite, coerenti con l’idea di mente-corpo interconnessi, in cui aspetti cognitivi, emozionali ed emotivi sono integrati e non separabili.
L’idea è quella di proporre un’esperienza motoria diversa dalle classiche, privilegiando l’educazione all’aperto, perché il contatto con la natura costituisce un forte stimolo per corpo e sensi: sassi, alberi, cespugli, foglie, rami, corde… sono le attrezzature a disposizione dei bambini nei parchi delle varie scuole. Siamo convinti che muoversi all’aria aperta sia un valore di enorme importanza anche se ci rendiamo conto che molti genitori pensano che i bambini, quando escono, rischino di ammalarsi e di farsi male.
A tal proposito sono previsti alcuni incontri con i genitori, e durante il primo ribadiremo che le malattie da raffreddamento si diffondono soprattutto al chiuso e che il contatto quotidiano con la natura è fonte di esperienze motorie-sensoriali e stimolo della creatività.
Il movimento è senz’altro il linguaggio privilegiato, ma si colloca all’interno di un unico progetto educativo e pertanto aperto ad accogliere il bambino nella sua unicità e completezza, con la sua straordinaria capacità di reinventare qualsiasi linguaggio.
Gli intenti dell’Atelier
Gli intenti dell’Atelier sono:
- continuare l’approfondimento, nel confronto con gli educatori sportivi, sul linguaggio del corpo e il movimento ampliare le prospettive intrecciando occasioni e contributi che emergono dagli approfondimenti in corso sui linguaggi: natura digitale, risonanze, grafica e narrazione
- costruire momenti di scambio e dialogo con i genitori delle sezioni coinvolte sui temi del benessere, la cura e la cultura del corpo e del movimento
- prevedere e progettare confronti tra gli educatori e gli insegnanti coinvolti per presentare e condividere caratteristiche e peculiarità del contesto sezione, dinamiche di relazione del gruppo, interessi e saperi dei bambini
- pianificare incontri progettuali in cui prefigurare intrecci tra l’esperienza motoria e le ricerche che già sono in essere nelle sezioni
- attivare uno sguardo attento che valorizzi e riconosca qualità e potenzialità dell’ambiente, per costruire contesti significativi e pertinenti in cui si realizzeranno gli incontri con i bambini.
Documentazione
Produrre una documentazione del percorso di “Atelier del corpo”, per dare visibilità e valorizzare la riflessione congiunta tra insegnanti ed educatori impegnati nell’esperienza con i bambini. Costruire materiali di studio e sintesi sui quali confrontarsi in itinere negli appuntamenti di formazione.Progetto nel progetto “Atelier del corpo” vuole intrecciarsi con il progetto generale di sezione per arricchirlo e ampliarlo aumentandone il valore. L’educazione motoria non vuole essere un’esperienza separata dalle altre, ma vuole essere integrata con le altre e arricchita dalle altre.
Coinvolgimento dei genitori
Ai genitori verrà presentato il progetto con le sue caratteristiche prima o durante l’esperienza, inoltre a fine progetto vi sarà un incontro dove genitori e bambini condivideranno un momento di gioco come festa-incontro finale.
Il coinvolgimento delle famiglie risulta molto importante in una tipologia di progetto come questo, la mancanza di cultura del movimento spesso porta a pensare che un progetto di educazione motoria sia una proposta pre-sportiva non capendo la differenza sostanziale.