15. Il libro delle passeggiate: l’esperienza di un Centro Diurno
- Autore: Paola Panaro
- Anno e numero: 2017/ 8 (monografia su educare includere all’aria aperta)
di Paola Panaro, educatrice
L’idea de Il Libro delle Passeggiate nasce dal desiderio di mettere al servizio degli altri il frutto delle esperienze che in tre anni hanno avuto come protagonisti un gruppo di utenti e operatori del Centro Diurno “Graziella Fava” gestito dalla cooperativa sociale CADIAI, che si è cimentato, con sudore e fatica, lungo i sentieri e lungo i diversi percorsi che intendono rappresentare il senso e il valore di una lunga esperienza di gruppo. Nell’ambito delle attività programmate con i ragazzi del Centro Fava, da sempre le uscite rappresentano le occasioni più gradite, perché variano sensibilmente le loro esperienze di vita. In particolare, includere passeggiate ed escursioni nella programmazione settimanale deriva dalla volontà di coniugare varie esigenze, per esempio quella dei famigliari, che da sempre desiderano che il centro diurno offra uno stimolo motorio ai loro figli, ma anche quella degli utenti stessi che, in quanto persone adulte, sentono l’esigenza di vivere esperienze che difficilmente soddisferebbero nell’ambito familiare.
Camminare insieme e stare bene
Come operatrice di questo Servizio ho ritenuto che una possibile risposta a tali richieste potesse tradursi concretamente attraverso un’attività incentrata sull’esperienza di camminare in gruppo. Infatti, grazie al mio percorso nello scoutismo, ho appreso che il vivere in prima persona sensazioni difficilmente ritrovabili in altri contesti, quali la fatica e la soddisfazione di raggiungere una meta lontana, rappresenti per chiunque una preziosa opportunità. Questo deriva sostanzialmente dal misurarsi con le proprie potenzialità, come la forza fisica e quella interiore, come quando si devono superare alcune paure rispetto alla consapevolezza dei propri limiti. Ma è altresì arricchente il confrontarsi sia con i compagni che con gli operatori, in un contesto in cui necessariamente le condizioni dell’escursione creano gruppo, quel gruppo che facilita la relazione con gli altri, un’attenzione particolare agli altri, la sensibilità verso i bisogni degli altri e, al contempo, il bisogno di affidarsi agli altri.
L’attività ha previsto sempre la partecipazione di due operatori che, nella scelta d’itinerari isolati, talvolta impervi, hanno garantito che le passeggiate si svolgessero nel rispetto di ogni misura di sicurezza. Particolare attenzione è stata dedicata alla scelta delle attrezzature adeguate per affrontare le escursioni, per scongiurare ogni rischio e pericolo (scarpe adatte al trekking, cartine con il percorso segnalato, pronto soccorso…). Le passeggiate, talvolta particolarmente lunghe, per sentieri non sempre facili, sicuramente in ambienti paesaggistici piacevoli e inusuali, ma spesso con un suolo accidentato che rendeva precario il passo e imponeva a tutti i presenti di concentrare la massima attenzione nel cammino, hanno permesso agli operatori di osservare realmente come, nelle difficoltà, i ragazzi hanno saputo tirar fuori le proprie risorse e la propria capacità di adattamento alle novità.
La realizzazione di una guida per tutti
Il trovarsi assieme e fare qualcosa d’importante porta alla luce ciò che veramente è la persona, ciò che sa fare, ciò che le piace, le sue potenzialità, pur nel rispetto dell’esistenza di un limite, che ciascuno ovviamente ha. Il valore aggiunto di quest’attività è stato quello di aver permesso di conoscere percorsi possibili, accessibili a tutto il gruppo dei ragazzi, compresi coloro le cui abilità motorie sono maggiormente compromesse. Grazie a ciò, sono state realizzate in seguito gite allargate all’intero gruppo dei ragazzi, che hanno così beneficiato dell’importante lavoro di raccolta d’itinerari possibili a tutti. Questo quaderno dunque si propone di fungere da guida turistica con itinerari che spaziano da Bologna città ai nostri più lontani Appennini; i percorsi individuati sono di diverse difficoltà, ma comunque proponibili a tutti, bambini compresi. L’attività di passeggiate è stata condotta, a partire dal 2003, a cadenza settimanale e ha visto il gruppo impegnato in escursioni lungo sentieri CAI, percorsi vita, piste ciclabili, parchi, percorsi cittadini… ovvero tutti quei contesti che favoriscono l’attività motoria.
L’obiettivo finale era quello di dare visibilità all’attività di passeggiate dei nostri ragazzi, mettendo a disposizione delle persone, normalmente non coinvolte nelle attività e nella vita del Centro, le conoscenze alle quali eravamo pervenuti, attraverso la creazione di una guida turistica. Convinti dell’utilità di questa guida anche a famiglie con bambini o a persone con difficoltà più o meno temporanee, volevamo che alcune, delle tante attività svolte presso il nostro Centro, avessero un riscontro esterno e che altri potessero, come noi avevamo fatto, cimentarsi in percorsi con differenti gradi di difficoltà, immersi nella natura.
naviga:
Ricerca libera
Argomenti
Associazione “Centro Documentazione Handicap” – Cooperativa “Accaparlante” – via Pirandello 24, 40127 Bologna. Tel: 051-641.50.05 Cell: 349-248.10.02
Continua a leggere:
- 1. Tutti fuori!
- 2. La natura ad un passo da casa
- 3. la grande esperienza delle scuole libertarie
- 5.Corpo, relazione, movimento... per i bambini
- 4. Educazione all’aperto, un’antica strategia estremamente attuale
- 6. Un "Atelier del corpo"
- 8. Superare il concetto di accessibilità della natura. L'esperienza della Fondazione per lo sport Silvia Rinaldi
- 9. L'esperienza del CAI: se la montagna diventa terapeutica
- 10. Per un turismo accessibile nei parchi e nelle colline di Bologna
- 7. Consigli di lettura
- 11. Un'avventura solo per ipovedenti? Un viaggio a piedi da Bologna a Firenze
- 12. Una gita come le altre. L'esperienza di Trekking Italia di Bologna
- 13. Ma i parchi dell'Emilia sono già accessibili naturalmente?
- 14. Benvenuti alla fine del mondo
- 15. Il libro delle passeggiate: l'esperienza di un Centro Diurno (Pagina attuale)