Il magico Alvermann – Raccontare la diversità
E’ poca cosa il pianto,
Sono brevi i sospiri:
Pure, per fatti di questa misura
Uomini e donne muoiono.
Emily Dickinson, Silenzi, Feltrinelli
Sospiri
commento di Debora Testi
Sospiro: "ma come ci deve sentire ad essere così…"
Sospiro: "finché ci saranno certe persone al mondo…"
Sospiro: "ma cosa nascono a fare, quelli lì.."
Sospiro. E quanti altri sospiri così, scendono negli sguardi, li intorpidiscono, si fanno leggere, tanto brutali quanto sedimentati da anni nel cuore.
Sospiri, sguardi, sempre quelli, tracce di paura nel vicino che ti sfiora appena, frettolosamente, perché è capitato solo per caso sul tuo stesso marciapiede, sul marciapiede di chi .."è diverso…" ( ma chi è uguale spiccicato a me ?! ) e solo per forza deve passarti accanto.
E ancora sospiri profondi nell’anima di chi lo sente di essere fuori dal cerchio, fuori dall’abbraccio sincero, fuori.
Si, per i sospiri e per il pianto uomini e donne possono morire. Aveva ragione la dolce-Emily, quando dalla sua vecchia casa in Main Street ad Amherst, iniziò a cercare nell’animo umano senza più fermasi: cercare la libertà, cercare le falsità, cercare la morte, la gioia e l’esplosione della vita, cercare, cercare…
E allora sospiro anch’io, prendo aria nei polmoni, quanta ne basta per incamminarmi ad esplorare, e mi ritrovo in una giungla d’acciaio e cemento, dove troppo spesso vedo animali aggirasi sospettosi e nevrotici, in guardia per le possibili minacce di altri animali, di animali di "razza diversa", di animali che invadono il territorio, di animali dall’odore acre, diverso…
Ma poi mi dico no, questa non può, non deve essere una giungla: i morsi e le ferite non fanno per noi, il sospetto e la paura di animali diversi deve appartenere solo agli animali.
Sospiri di angosce e pianti di solitudine possono torturare l’anima, prosciugare la vita e il senso di viverla.
Per il solo fatto di essere nati abbiamo dignità; per il solo fatto di essere diversi, abbiamo infinite possibilità di gioia.
Non cercare, non abbracciare, non volere cambiare è sintomo di un falso vivere. Emily lo sentiva, e si chiuse in casa per proteggere il suo mondo pulito per sempre.
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