Stiamo cercando di fare un altro passo in avanti.
Perché ci occupiamo dei siblings? È necessario che la cura parentale sia attivata in modi adeguati se si vuole che i giovani siano incoraggiati a crescere e a calarsi in ruoli adulti.
La famiglia fa comunità ma è anche una articolazione della comunità.
Dobbiamo sostenere i legami della e nella famiglia, poiché una famiglia senza legami implode, diventa ricettacolo di tensioni sociali irrisolte invece che luogo di sicurezze che incoraggiano l’agire sociale.
Questo spazio di riflessione su fratelli e sorelle di persone disabili ci permetterà di sviluppare l’accoglienza della famiglia e delle problematiche che essa incontra; non solo, ci permetterà di prevenire eventuali forme di disagio che si esprimono spesso nella chiusura o nella negazione.
Chiusura della famiglia e negazione dei propri aspetti critici sono due malsani ingredienti per la comunità, se le criticità non saranno affrontate.
Sei anni fa, è nato il Centro Polivalente Comunale “Habilandia”: un luogo di integrazione, di opportunità e di occasione di relazioni per i cittadini del Comune di San Lazzaro di Savena (BO). Habilandia è un centro di documentazione avente al suo interno uno Sportello Informativo, che dà ragguagli sul tema della disabilità, ed è anche uno Spazio Risorse in cui si raccolgono, si diffondono esperienze e si offrono percorsi educativi e formativi. Proprio con il Progetto dello Spazio Risorse, il Comune di San Lazzaro ha partecipato all’iniziativa “Premio Amico della famiglia” indetta dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia nel 2009, aggiudicandosi la ricompensa.
L’intento resta sempre quello di riuscire a mettere in campo, e quindi in rete, tutte le opportunità esistenti per sostenere la famiglia come istituzione e come prima agenzia educante per tutti gli individui. Il proposito si rinforza ulteriormente quando all’interno della famiglia vi è un disabile, specialmente se si tratta di un figlio. La famiglia va sostenuta, accompagnata affinché non sia assalita da timori, insicurezze che la facciano chiudere in se stessa. Ecco quindi la necessità della partecipazione, del coinvolgimento che permetta e favorisca le relazioni. Attraverso la relazione si possono unire idee, condividere gioie e fatiche combattendo la solitudine.
Sostenere lo scambio, la comunicazione, l’avviarsi di una rete di servizi per la famiglia può favorire le relazioni tra le famiglie stesse che si incontrano, condividono e preparano, costruiscono intenti comuni e quindi più solidi.
Continua a leggere:
- Mio fratello è figlio unico
- 1. Introduzione
- 2. Il sostegno alla famiglia: il ruolo delle istituzioni (Pagina attuale)
- 3. Volti e parole: il video “Mio fratello è figlio unico”
- 4. Volti e parole: le testimonianze del video
- 5. Crescere con un fratello disabile: interventi di prevenzione, sostegno e cura nei servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza
- 6. Essere fratelli di persone con Autismo: quale dimensione?
- 7. Siblings, un mondo complesso: i gruppi ai auto-mutuo aiuto
- 8. La culla
- 9. Anche se Giulia non è bella: un percorso bibliografico tra i libri per bambini e ragazzi sul tema dei fratelli
- 11. Ma chi è questo fratello? Un’esperienza di laboratorio su fratelli e sorelle di persone con disabilità
- 12. Imparare da loro: l’ascolto dei fratelli
- 13. Bibliografia e sitografia di riferimento