Il tema dei fratelli è parte integrante della letteratura infantile: fiabe, albi illustrati, romanzi ne offrono mille esempi diversi. Ma quando un fratello o una sorella ha una disabilità? Stranamente assente (o comunque poco presente) nella letteratura per adulti, questo aspetto è affrontato nei libri per ragazzi fin dagli anni ’90. I primi libri che ne parlano sono rivolti ai ragazzini più grandi e dimostrano sensibilità, capacità di empatia e di comprensione per i sentimenti di questi fratelli e sorelle messi un po’ in ombra oppure schiacciati dal peso, a volte molto faticoso da portare, della disabilità. Nel corso degli anni la tendenza a parlarne si è accentuata e sono comparsi anche libri per i più piccoli.
Le storie sono realistiche e, soprattutto, il racconto delle giornate passate insieme, dei sentimenti suscitati, spesso ambivalenti, dà voce ai tanti bambini che non sempre sono ascoltati o non hanno il coraggio di dire apertamente quello che provano. Alcuni di questi libri sono fin troppo crudi nel rappresentare le difficoltà legate alla convivenza con disabilità difficili quali quelle psichiche e al carico di responsabilità richiesto a questi fratelli sani, sui quali si riversano tutte le aspettative dei genitori.
Proprio alla paura e al rifiuto fanno riferimento due libri tra i quali corre un filo sottile di collegamento. Parliamo di Mia sorella è un mostro e del recentissimo È non è dove questi sentimenti risaltano nettamente. Il secondo libro, però, compie un passo avanti e si conclude con una considerazione semplice ma di grande potenza evocativa: “Sara non assomiglia a nessuno. Credi che esistano due pietre, due cani, due foglie o due persone uguali?”. Quindi Sara è lontana da tutti, non assomiglia al resto della famiglia… Va esclusa per questo? La risposta, chiara e netta, è no. Anche se a volte può essere davvero scoraggiante, come ammette desolata la sorella qualche pagina prima.
Caratteristica comune delle storie che vi proponiamo è l’attenzione a disabilità di tipo cognitivo o psichico, non a caso quelle con cui è più difficile fare i conti per le maggiori difficoltà di relazione e di comprensione.
Abbiamo voluto segnalare anche due libri che raccontano storie di fratelli, di rapporti difficili, di sentimenti contrastanti che li accomunano a tutti gli altri qui raccolti ma i cui protagonisti (ed è una novità di questi ultimi anni) sono un ragazzo omosessuale in un caso e transessuale nell’altro. Ci preme precisare che non li abbiamo aggiunti perché consideriamo in qualche modo le differenze di genere come una disabilità ma perché sono libri belli in cui quello che emerge ed è dominante sono le relazioni fra fratelli, ricche e significative.
Infine, appena arrivato dall’esposizione alla Fiera del Libro per ragazzi di Bologna un libro svizzero, non tradotto in italiano: è uno dei sessanta libri selezionati per la mostra internazionale dei libri per bambini e ragazzi con disabilità curata da Ibby, segno che, anche a livello internazionale, l’attenzione verso i fratelli è sempre maggiore.
Elisabeth Laird, Un fratello da nascondere, Trieste, EL, 1993
Il tema della morte si intreccia a quello dei fratelli in questo bel romanzo per adolescenti, narrato in prima persona da Anna, che a dodici anni si trova a dover affrontare i problemi connessi alla nascita del nuovo fratellino, idrocefalo. Attraverso gli occhi della protagonista, si narra dei due anni di vita del bambino e dell’intenso e positivo rapporto che si crea fra lui e la sorella, dei problemi fra i genitori, delle difficoltà con la scuola, delle amicizie. Fino alla morte improvvisa del piccolo che offre lo spunto all’autrice per una lucida riflessione sulla scomparsa di una persona cara e sul come la vita prosegue “dopo”.
Jane Slepian, Le rose del Bronx, Milano, Mondadori, 1996
Spesso il tema della diversità si traduce solo in un invito, più o meno esplicito, all’accettazione, mentre in questo libro si affrontano temi più scottanti e forse meno appariscenti, ma non per questo meno veri e concreti: le ansie e le aspettative dei genitori, la necessità-dovere di accudire una sorella diversa, le divisioni che tale diversità può portare in famiglia. La storia di Skip che ha una sorella di quindici anni, dalla mente semplice come quella di una bambina piccola, si dipana senza cedimenti mettendo sempre più in evidenza la necessità (e la difficoltà) di una scelta da parte sua. Da un lato l’amica, la libertà, l’assenza di obblighi, l’affetto incondizionato delle coetanee. Dall’altro la famiglia, la sorella, il padre adorato. In un crescendo di tensione, il libro si avvia alla conclusione semplice, forse un poco scontata ma senz’altro positiva, il cui messaggio non può non essere inteso e capito fino in fondo dalle adolescenti cui il libro è rivolto.
Paula Fox, Festa di compleanno, Milano, Mondadori, 1998
Il libro racconta di Paul e di Jacob, suo fratello, con Sindrome di Down. È davvero difficile incontrare una storia che abbia interesse a scoprire il rapporto fraterno in una situazione dove è presente il deficit e che lo fa in toni non favolistici ma ancorati al disagio e alla fatica di accettare questo legame. È Paul che racconta questa difficoltà: attraverso le sue emozioni intense e contraddittorie entriamo nella quotidiana convivenza, rileggiamo con gli occhi di un bambino quanti cambiamenti suscita la nascita di un bimbo diverso. Il libro accompagna Paul e Jacob lungo l’arco di sette anni. Possiamo seguire lo sforzo di Paul per non essere tirato dentro a una situazione che non vorrebbe vivere, le sue resistenze e gli slanci, le domande e i silenzi. È solo dandosi il tempo di sentire disagi e incomprensioni che Paul può vivere pienamente il momento di riconoscimento di Jacob come fratello, unico e diverso e parte della sua vita.
Angela Johnson, Sussurri, Milano, Mondadori, 1999
È difficile vivere con una sorella diversa e lo è ancora di più quando la diversità che la segna è imprevedibile. È Sophy, adolescente, che racconta la sua vita al fianco di Nicole e della sua schizofrenia. Una tematica difficile, dolorosa, di cui si fa fatica a parlare. L’autrice riesce a dar voce alle paure e alle angosce di Sophy, sorella di carta di tanti fratelli e sorelle reali, riesce a farci capire come sia possibile insieme amare e odiare una sorella così. Ci dice come sia facile precipitare in un abisso di disperazione ma ci dice anche, con estrema chiarezza e decisione, che non sempre si precipita e che, anzi, è possibile guardare avanti e sperare ancora. Un libro coraggioso che affronta il tema delicatissimo delle sofferenze mentali e affida un forte messaggio di speranza a un personaggio emblematico, la signorina Onyx che ha perduto tutto all’epoca del nazismo.
Ludovica Cima, Lele goal!, Padova, Messaggero di Padova, 2000
Giovanni e Lele sono fratelli: accomunati dalla passione del calcio, ma con una differenza. Lele ha la Sindrome di Down. Una storia di relazioni tra fratelli, raccontata con semplicità ma senza nascondere i momenti di fatica.
Marie-Hélène Delval, Susan Varley, Un fratellino diverso dagli altri, Milano, Einaudi, 2002
È stata una gradevole sorpresa trovare questo libretto rivolto ai ragazzini più giovani in cui i protagonisti sono conigli ma in cui il tema della diversità viene affrontato in modo molto concreto e reale, non attraverso metafore come accade quasi sempre nei testi per i più piccoli. È la sorellina di Toto che ci racconta com’è la vita con un fratello con la Sindrome di Down, sottolineando anche le fatiche e i momenti di rifiuto per arrivare a un’accettazione piena che sa tener conto del deficit ma sa vedere anche tutto il resto.
Martha Heesen, Mia sorella è un mostro, Milano, Feltrinelli, 2002
Questo bel romanzo punta il riflettore sui sentimenti di rifiuto e sulle difficoltà che devono affrontare i fratelli e le sorelle delle persone disabili, sul loro rapporto con la famiglia e il resto del mondo. Certamente tanti si riconosceranno nella protagonista e nella sua vita difficile. Sicuramente è un bene che non si sentano soli e che sappiano che altri provano i loro stessi sentimenti. Ma troviamo inadatto il libro a bambini di 10-11 anni (come vorrebbe l’indicazione della collana). A 10 anni ci deve essere posto per la speranza e, se pure è difficile vivere con un fratello o una sorella diversi, è necessario sapere che si può guardare avanti e che ci sono spiragli di luce e mani che sostengono e aiutano a diventare grandi.
Mary Rapaccioli, Anche se Giulia non è bella, Milano, Arka, 2002
“Nonno, è così brutto essere diversi?”. “A volte sì perché certe persone non capiscono e giudicano le cose o gli altri per quello che vedono. Succede anche a me. Pianto un seme e mi aspetto una pianta. Sulla busta dei semi c’è un pomodoro rotondo, così io mi aspetto che spunti una pianta di pomodori rotondi. Essere diversi è saper già in partenza che non sarai uguale al disegno che c’è sulla bustina dei tuoi semi, sarai diverso da quello che gli altri si aspettano da te. Ma alla fine sarà solo il tempo che ci dirà se quello che ci sembra solo diverso non è diventato qualcosa di speciale”. Pensieri, emozioni e vita quotidiana di una ragazzina alle prese con una nuova sorellina che ha la Sindrome di Down.
Anne Carling, Una sorella è una sorella è una sorella, Milano, Fabbri 2003
“Frikk abbassò lo sguardo su Viola; completamente immobile, la bimba muoveva gli occhi, ma sembrava non guardare niente di particolare. ‘Vivi in un mondo lontano’ disse Frikk tra sé. Un’idea gli si presentò all’improvviso: cantare! ‘Non ti abbiamo mai cantato la ninnananna che cantavamo quando eri nella pancia della mamma. Che sbadati!’. Si chinò lentamente su di lei e cominciò a cantare”. Dopo le prime settimane di vita in incubatrice, la sorellina di Frikk può finalmente andare a casa ma i medici non sanno esattamente che danni abbia subito il suo cervello. E Frikk, saggio bambino di sei anni, dopo essere passato tra le fatiche e le paure di questa differenza, sa indicare ai suoi genitori smarriti la strada della vera accettazione e dell’amore.
Janja Vidmar, La mia Nina, Reggio Calabria, Falzea, 2007
Una storia semplice che mostra una famiglia come tante altre, i genitori, due figli, il lavoro, la scuola. Nina però è “speciale”, lei “ha la sindrome” come racconta il fratellino Tommy, compagno di mille avventure. Un bel libro che, accompagnando Tommy mentre fa i conti con la diversità, permette ai piccoli lettori di avvicinarsi alla Sindrome di Down, e più in generale alla diversità, in un percorso di accettazione serena.
Marie-Aude Murail, Oh boy!, Firenze, Giunti, 2008
“Bart si sedette in poltrona e i due fratelli si guardarono. Li unì il medesimo sorriso, un misto di tenerezza e ironia. ‘Grazie per tutto’ disse Siméon. ‘Grazie per il resto’. Grazie di essere entrato nella mia vita senza avvisare. Grazie di averne cambiato il corso e di aver cambiato me stesso. Ma siccome tutto questo non si confessa quando si è il fratello maggiore, Bart non aggiunse nulla”. Tre fratelli, orfani, alla ricerca di qualcuno che si prenda cura di loro. Un fratellastro gay alle prese con se stesso e responsabilità più grandi di lui. Una storia delicata che tocca temi difficili dalla malattia alla diversità, dalle relazioni alle responsabilità.
Marie-Aude Murail, Mio fratello Simple, Firenze, Giunti, 2009
“Tutti gli sguardi si rivolsero su Simple. Aveva le mani sotto il tavolo e gli occhi bassi. ‘Sì, ecco’ disse Kléber ‘È mio fratello maggiore. È ri… ritardato mentale’ […] Perché il piccolo era il grande e il grande era il piccolo”. Cosa succede se in un appartamento di studenti parigini arrivano due fratelli di cui il più grande, Simple, ha il cervello di un bambino di tre anni? Una bella storia che affronta con ironia il tema della diversità e dei pregiudizi e indica nella capacità di ascolto e di immedesimazione una possibilità di contatto e di apertura.
Cynthia Lord, Niente giochi nell’acquario, Casale Monferrato (AL), Piemme, 2009
“A volte vorrei che qualcuno inventasse una pillola che fa guarire dall’autismo durante la notte. Come svegliandosi da un lungo coma, David mi direbbe: ‘Diamine, Catherine, dove sono stato tutto questo tempo?’ E diventerebbe un fratello normale, […] con il quale si può scherzare e anche litigare”. È la stessa Catherine che racconta la sua estate, le sue amicizie, l’incontro con Jason che non cammina e ha un grosso quaderno pieno di schede illustrate che gli permettono, indicandole, di comunicare. Ma soprattutto racconta il suo desiderio di “normalità”, la sua fatica ad accettare il fratellino e a non vergognarsi di lui mentre fa i conti con i pregiudizi che sono dentro ciascuno di noi.
David B., Il grande male, Bologna, Coconino Press, 2010
“Perché dovrei scocciare i miei genitori per una piccola esplosione nella mia testa quando hanno già abbastanza da fare con mio fratello?”. Questa lunga autobiografia a fumetti, che porta la firma di un maestro internazionale del graphic novel ed è considerata il suo capolavoro, racconta l’infanzia e l’adolescenza dell’autore e la storia della sua famiglia nella difficile accettazione dell’epilessia del fratello maggiore, mostrando le fatiche e i percorsi alla ricerca di impossibili guarigioni e di possibili soluzioni. La forma grafica non ne fa un libro per i ragazzi più giovani ma piuttosto per giovani adulti.
Julie Anne Peters, Luna, Firenze, Giunti, 2010
“Eh sì, le volevo bene. Non poteva che essere così. Lei era mio fratello […] Come ti ho già detto, sono un transessuale. TS, se preferisci. Dovevo essere una ragazza, e lo sono, ma sono nato nel corpo sbagliato. Una sorta di anomalia che mi porto dietro dalla nascita”. Liam-Luna narrato dalla voce della sorella, nel primo romanzo che nell’affrontare il tema dell’identità sessuale si ferma in particolare su quello della transessualità. Un tema difficile che si tende a nascondere, soprattutto ai ragazzi che invece ne sentono tanto parlare, spesso in maniera distorta, dai mass media. Tanto più è importante questo romanzo perché sono proprio le parole dei libri, le storie, che possono aprire la strada alla conoscenza, all’accettazione e al superamento dei pregiudizi.
Marco Berrettoni Carrara, Chiara Carrer, È non è, Firenze, Kalandraka, 2010
“Un’ombra lungo i muri scivola e scompare. Chi è? […] è Sara, mia sorella! Lei è così, resta ore immobile, non parla, non ascolta, non guarda, spesso non partecipa a nessuno gioco”. Poche parole e intense, bellissime illustrazioni per dare voce a una sorella bambina che esprime tutto il suo sconcerto, la sua paura e il suo affetto per Sara che vive in un suo mondo lontano ma è capace di “un affetto infinito e indistinto e tra il genio dei suoi calcoli e i colori dei suoi disegni Sara si illumina!”. Poche parole che sanno però dare voce ai sentimenti di tanti fratelli e sorelle di carne che, ascoltandole, si sentiranno meno soli.
Doris Meißner-Johannknecht, Melanie Kemmler, Ein Geburtstag, Zurigo, BajazzoVerlag, 2007
La storia, con grandi illustrazioni e poche righe di testo, racconta di due ragazzini gemelli, uno dei quali, disabile, non vive in famiglia ma ritorna tutti gli anni per festeggiare a casa il compleanno. È il fratello non disabile a descrivere tutti i preparativi fatti per questo arrivo, dalla sistemazione della cameretta alla predisposizione dei giochi e della musica preferiti dal suo gemello, è sempre lui che pensa a quello che faranno. Pian piano alla gioia per il prossimo incontro si affianca il dolore per la disabilità del fratello che non potrà neanche mettere le candeline sulla torta perché non è capace, che sarà sempre così “come un bimbo nel lettino per tutto il tempo che vivrà”. Ed emerge la domanda che lo accompagna sempre “perché a te e non a me?” insieme alla profonda sintonia che, nonostante la lontananza, unisce i due fratelli.
Continua a leggere:
- Mio fratello è figlio unico
- 1. Introduzione
- 2. Il sostegno alla famiglia: il ruolo delle istituzioni
- 3. Volti e parole: il video “Mio fratello è figlio unico”
- 4. Volti e parole: le testimonianze del video
- 5. Crescere con un fratello disabile: interventi di prevenzione, sostegno e cura nei servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza
- 6. Essere fratelli di persone con Autismo: quale dimensione?
- 7. Siblings, un mondo complesso: i gruppi ai auto-mutuo aiuto
- 8. La culla
- 9. Anche se Giulia non è bella: un percorso bibliografico tra i libri per bambini e ragazzi sul tema dei fratelli (Pagina attuale)
- 11. Ma chi è questo fratello? Un’esperienza di laboratorio su fratelli e sorelle di persone con disabilità
- 12. Imparare da loro: l’ascolto dei fratelli
- 13. Bibliografia e sitografia di riferimento