I libri, come abbiamo potuto capire seguendo il percorso di riflessione offerto da questa monografia, non servono a qualcosa. I libri raccolgono parole che, una insieme all’altra, permettono di raccontare storie. E le storie, basate su fatti realmente accaduti o frutto dell’immaginazione dell’autore, descrivono semplicemente un pezzo di vita, sia esso reale o metaforico.
I libri, quindi, come scorci di reale.
Quando, nel giugno del 2015, Luigi Brugnaro, sindaco neo eletto di Venezia, ha deciso di ritirare dalle scuole della Laguna 49 libri che affrontavano in chiave critica il tema della discriminazione, tacciati di voler imporre una visione personalistica della società, solo perché raccontavano uno scorcio di reale ritenuto poco adeguato, il sindaco ha affermato che ci sono libri buoni e adatti e libri cattivi, portatori di un punto di vista inadeguato in quanto parziale (come se esistessero punti di vista imparziali).
In quei libri, infatti, sono presenti elementi quali la disabilità, la diversità culturale, l’omosessualità, l’omogenitorialità, la discriminazione, l’accettazione, la paura dell’altro.
Aspetti della realtà che al sindaco non sono sembrati convenienti, definiti come un modo scorretto di instillare nei bambini idee non condivisibili.
Secondo la nostra esperienza, però, è proprio qui che sta il fattore discriminante.
Quella lista di libri, messa a disposizione dalla precedente amministrazione ai nidi e alle scuole dell’infanzia della città, non era nata con l’intenzione di instillare nella testa dei bambini una qualche idea ma semplicemente per raccontare delle storie e, attraverso queste, aspetti differenti della realtà, di quella che già esiste e che tutti, ogni giorno, ci troviamo di fronte.
È per questo che, in contrapposizione a questa lista di 49 libri esclusi e additati come pericolosi, anche noi abbiamo pensato di realizzarne una: la lista dei 49 libri da (NON) leggere ai bambini!
Libri pericolosi perché, aumentando la conoscenza diminuiscono la paura; perché favorendo un approccio libero e positivo alla diversità diminuiscono i pregiudizi; perché mostrando la realtà così com’è permettono di scardinare stereotipi.
La lista nasce all’interno del Centro di Documentazione Handicap, una biblioteca da (NON) frequentare proprio perché specializzata in libri pericolosi ed è una lista aperta, perché ognuno possa aggiungere il proprio libro da (NON) leggere.
Alla ricerca del pezzo perduto, Shel Silverstein
Bambini di farina, Anne Fine
Basta guardare il cielo, Rodman Philbrick
Batti il muro, Antonio Ferrara
Bisognerà, Thierry Lenain, Oliver Tallec
Cartoline dalla terra di nessuno, Aidan Chambers
Cion Cion Blu, Pinin Carpi
Crystal della strada, Siobhan Dowd
Danza sulla mia tomba, Aidan Chambers
È non è, Marco Berrettoni Carrara, Chiara Carrer
Ero cattivo, Antonio Ferrara
Ero un topo, Philip Pullman
Federico, Leo Lionni
Graffi sul tavolo, Guus Kuijer
Heike riprende a respirare, Helga Schneider
I cinque Malfatti, Beatrice Alemagna
I piccini di Gashlycrumb, Edward Gorey
Il GGG, Roal Dahl
Il nemico, Davide Calì, Serhe Bloch
Il ragazzo che non mangiava le ciliegie, Sarah Weeks
Il regalo nero, Dolf Verroen
Io no!… O forse sì, David Larochelle
L’albero di Goethe, Helga Schneider
La bambina, il cuore e la casa, Maria Teresa Andruetto
La contessa segreta, Eva Ibbotson
La gigantessa, Melvin Burgess
La quaglia e il sasso, Arianna Papini
La ragazza Chissachì, Sarah Weeks
La schiappa, Jerry Spinelli
L’anatra, la morte e il tulipano, Wolf Erlbruch
Le streghe, Roald Dahl
Lettere dal mare, Chris Donner
Liberi tutti!, Arianna Papini
Lo stralisco, Roberto Piumini
Luna, Julie Ann Peters
Occhi di tempesta, Joyce Carol Oates
Oltre l’albero…, Mandana Sadat
Pane arabo a merenda, Antonio Ferrara
Pareva un gioco, Arianna Papini
Per sempre insieme, amen, Guus Kuijer
Principessa Laurentina, Bianca Pitzorno
Qualcosa in comune, Anne Fine
Quando il lupo assaggiò la bambina, Arianna Papini
Rime di rabbia, Bruno Tognolini
Se è una bambina, Beatrice Masini
Sette minuti dopo mezzanotte, Patrick Ness
Streghetta mia, Bianca Pitzorno
Un’estate di quelle che non finiscono mai, Jutta Richter
Wonder, R. J. Palacio