Skip to main content

Quando le persone disabili fanno impresa

a cura di Valeria Alpi e Massimiliano Rubbi, giornalisti

Mio padre voleva chiamarmi libero perché voleva che io fossi libero. Non è che avesse delle idee politiche, lui di politica aveva solo l’idea di non fare la guerra perché aveva provato; per lui libero voleva dire di non lavorare sotto padrone. Magari dodici ore al giorno in un’officina tutta nera di caligine e col ghiaccio d’inverno come la sua, magari da emigrante o su e giù col carrettino come gli zingari, ma non sotto padrone, non nella fabbrica, non a fare tutta la vita gli stessi gesti attaccato al convogliatore fino a che uno non è più buono a fare altro e gli danno la liquidazione e la pensione e si siede sulle panchine.
(Primo Levi, La chiave a stella)



Categorie:

naviga: