di Susetta Sacchi, operatore reiki, diplomata presso Usui Reiki Italia Kenkyukai per trattamenti di primo livello (shoden). Si è avvicinata al reiki per completare la sua formazione di insegnante Hata yoga.
Essere coinvolta come praticante yoga e reiki in un progetto sul benessere e piacere è stato alquanto stimolante considerando che la proposta era rivolta a persone disabili psico-fisiche medio- gravi alle quali non mi sono mai rivolta dal punto di vista olistico.
Considerando il poco tempo a disposizione la mia prima risposta non poteva essere che negativa; lavorare con l’energia vitale richiede percorsi sicuramente più lunghi e complessi. Ma perché non offrire un assaggio di quel benessere che sento attraversare il mio corpo quando pratico?
Il reiki è una disciplina di riequilibrio energetico naturale che utilizza le mani di un operatore come canale attivo di energia vitale per ripristinare la connessione tra l’energia individuale della persona e quella dell’universo. Essere canali dell’energia vitale significa avere la possibilità di dirigerla e utilizzarla per riportare equilibrio energetico dove questo è venuto a mancare. Indipendentemente dalle condizioni psico-fisiche, ogni essere vivente ha bisogno di energia vitale. Senza energia in quantità sufficiente l’organismo non è in grado di svolgere neppure le proprie funzioni portando sovente a blocchi emozionali.
Senza nulla pretendere in termini di cambiamento ho quindi semplicemente proposto un’esperienza in pillole di un piacere che passa attraverso un tocco leggero e dolce come è quello di un trattamento reiki. Le mani vengono imposte, spesso neppure toccando il corpo, seguendo quelli che sono i canali e i centri di energia della persona e… qualcosa passa! Succede proprio così, come quando nei rapporti interpersonali l’energia del gruppo influenza lo stato psico-fisico della singola persona, è questione di vibrazioni che si trasmettono con la semplice presenza.
La disabilità ha richiesto tempi lunghi per la preparazione che diviene essa stessa trattamento: il distendersi senza ausili su un tappetino, il rilassarsi in un contesto improvvisato fatto di cuscini, luci soffuse e musiche dolci con a fianco una persona non conosciuta che propone un trattamento fatto di coccole invisibili è così insolito e nuovo, un’esperienza che ridesta curiosità e diffidenza.
Come operatore reiki devo riconoscere la sfida ad accostarsi per la prima volta a una persona la cui energia scorre attraverso rigidità e canali così poco allineati ma tortuosi nel vero senso della parola.
Riconosco anche il piacere di vedere un corpo abbandonarsi al rilassamento e abbandonare il controllo per lasciarsi andare al piacere del momento.
È bello, anche dopo solo 15 minuti, raccogliere commenti quali “Che bello che è stato!” o “Mi sono sentito bellissimo”: vivere un’esperienza che attinge dalla bellezza pura e naturale dell’universo, fa diventare bella la persona stessa.
Continua a leggere:
- On the road
- 1. Qual è la percezione che hanno del proprio corpo le persone con disabilità?
- 2. Sulla propria pelle: le ragioni di un laboratorio
- PRIMA PARTE
- 3. Il corpo che comunica. L’immagine che abbiamo del nostro corpo è parte integrante della nostra identità. Nominare, conoscere, comprendere il corpo
- 4. Scheda tecnica/“Il mio corpo e il corpo che vorrei”
- 5. “Sono dov’è il mio corpo”
- 6. Scheda tecnica/“Dicono di me…”
- 7. L’intervento corporeo nella relazione d’aiuto: il counseling biosistemico
- SECONDA PARTE
- 8. Il corpo tra limiti e possibilità. Il corpo che può e il corpo che non può. Il corpo che non sa fare, il corpo che sa fare, il corpo che sa fare se ci sono le condizioni giuste
- 9. Scheda tecnica/“I limoni”
- 10. “Ma io il corpo lo uso?”
- 12. Il corpo: limiti e accettazione
- 13. Scheda tecnica/“Lo specchio”
- 14. Corpi che cambiano forma
- TERZA PARTE
- 15. Il corpo e i piaceri. Il corpo che desidera e sogna. Il corpo che fa e agisce, il corpo che riceve e accoglie
- 16. Scheda tecnica/“L’asciugamano”
- 17. L’esperienza di una volontaria
- 18. Scheda tecnica/“Massaggi Trager”
- 19. Trasferire sensazioni: il metodo Trager
- 20. Scheda tecnica/“Il Reiki”
- 21. Essere canali dell’energia vitale (Pagina attuale)
- 22. La voce dei partecipanti
- 23. Bibliografia di riferimento