L’esperienza di Claudio Imprudente
Credo di avere un buon rapporto con il mio corpo perché sento che sono il padrone del mio corpo, e non viceversa. Ovviamente, non è così scontato perché dietro c’è un discorso di accettazione della mia disabilità. Non è un percorso semplice, non è che una mattina mi sono svegliato e ho detto “Che bello avere un corpo disabile”, ma è un cammino lungo e ancora oggi non è finito. Poi presume la fiducia che ho ricevuto lungo la mia esistenza. La mia identità è un risultato di come gli altri mi vedono, certamente vedono un corpo imperfetto, ma vanno oltre all’imperfezione. Quindi questo andare oltre all’imperfezione mi ha fatto accettare il mio corpo. L’identità è un’alchimia di contesti che sono riusciti ad andare oltre al concetto di imperfezione. In fondo, quest’ultima esiste, è la perfezione che non esiste.
Il discorso dei limiti è molto affascinante perché tutti abbiamo dei limiti fisici e psicologici. Del resto c’è un solo uomo al mondo che corre in meno di dieci secondi i cento metri, quindi, tutti gli altri rispetto a lui sono limitati. Dico un esempio a caso, ma poi a me piace questa immagine: la nostra pelle è un limite del nostro corpo. Quando diamo una carezza c’è l’incontro tra il mio limite e quello dell’altro. La carezza provoca un piacere perché sono i due limiti che si toccano.
La disabilità è un limite più visibile, ma il concetto è sempre quello.
Continua a leggere:
- On the road
- 1. Qual è la percezione che hanno del proprio corpo le persone con disabilità?
- 2. Sulla propria pelle: le ragioni di un laboratorio
- PRIMA PARTE
- 3. Il corpo che comunica. L’immagine che abbiamo del nostro corpo è parte integrante della nostra identità. Nominare, conoscere, comprendere il corpo
- 4. Scheda tecnica/“Il mio corpo e il corpo che vorrei”
- 5. “Sono dov’è il mio corpo”
- 6. Scheda tecnica/“Dicono di me…”
- 7. L’intervento corporeo nella relazione d’aiuto: il counseling biosistemico
- SECONDA PARTE
- 8. Il corpo tra limiti e possibilità. Il corpo che può e il corpo che non può. Il corpo che non sa fare, il corpo che sa fare, il corpo che sa fare se ci sono le condizioni giuste
- 9. Scheda tecnica/“I limoni”
- 10. “Ma io il corpo lo uso?”
- 12. Il corpo: limiti e accettazione (Pagina attuale)
- 13. Scheda tecnica/“Lo specchio”
- 14. Corpi che cambiano forma
- TERZA PARTE
- 15. Il corpo e i piaceri. Il corpo che desidera e sogna. Il corpo che fa e agisce, il corpo che riceve e accoglie
- 16. Scheda tecnica/“L’asciugamano”
- 17. L’esperienza di una volontaria
- 18. Scheda tecnica/“Massaggi Trager”
- 19. Trasferire sensazioni: il metodo Trager
- 20. Scheda tecnica/“Il Reiki”
- 21. Essere canali dell’energia vitale
- 22. La voce dei partecipanti
- 23. Bibliografia di riferimento