Partecipanti:
– 7 animatori con disabilità
– 2 educatori
– 2 volontari
Durata del laboratorio:
3 ore circa
15 minuti di riscaldamento
2:15 ora di attività
30 minuti di condivisione
Luogo:
ampia stanza
Obiettivo generale:
conoscere il proprio corpo e utilizzarlo come strumento di piacere
Obiettivi specifici:
– riconoscere il proprio corpo prima in segmenti poi nella sua totalità, individuando le zone più sensibili
Attività
1) Riscaldamento.
2) I corsisti sono stati messi in costume e fatti sdraiare. Con un asciugamano sono stati ricoperti a segmenti fino a coprire totalmente il loro corpo. Dell’acqua molto calda veniva versata dolcemente nei vari segmenti coperti del corpo per cercare di individuare le zone più sensibili, le zone del piacere.
3) Condivisione dell’esperienza.
Materiali:
asciugamani, recipienti con coperchi per l’acqua calda, materassini, scodelle, cuscini (i cuscini sono fondamentali… Ogni volta che stendevamo a terra le persone con disabilità era importante riuscire a garantire una posizione comoda riempiendo i vuoti lasciati dai loro corpi).
Commenti dei partecipanti
G: Ho sentito il calore nelle gambe, le mie gambe esistono. Trovo differenza tra la ginnastica del terapista e quello che facciamo qui perché voi mi fate diventare grande.
S: Quando faccio la doccia è diverso e non sento le parti del corpo…
S: Quando l’acqua mi è arrivata sulla vagina, ho provato piacere, calore, ho sospirato…
D: Quando mi lava mia mamma il mio corpo non dice niente.
F: Io devo controllare tutto e il fatto di dovermi lasciare andare nelle mani dell’altro mi dava fastidio, non mi fido.
T: L’acqua mi ha massaggiato la vagina. Una sensazione nuova.
Continua a leggere:
- On the road
- 1. Qual è la percezione che hanno del proprio corpo le persone con disabilità?
- 2. Sulla propria pelle: le ragioni di un laboratorio
- PRIMA PARTE
- 3. Il corpo che comunica. L’immagine che abbiamo del nostro corpo è parte integrante della nostra identità. Nominare, conoscere, comprendere il corpo
- 4. Scheda tecnica/“Il mio corpo e il corpo che vorrei”
- 5. “Sono dov’è il mio corpo”
- 6. Scheda tecnica/“Dicono di me…”
- 7. L’intervento corporeo nella relazione d’aiuto: il counseling biosistemico
- SECONDA PARTE
- 8. Il corpo tra limiti e possibilità. Il corpo che può e il corpo che non può. Il corpo che non sa fare, il corpo che sa fare, il corpo che sa fare se ci sono le condizioni giuste
- 9. Scheda tecnica/“I limoni”
- 10. “Ma io il corpo lo uso?”
- 12. Il corpo: limiti e accettazione
- 13. Scheda tecnica/“Lo specchio”
- 14. Corpi che cambiano forma
- TERZA PARTE
- 15. Il corpo e i piaceri. Il corpo che desidera e sogna. Il corpo che fa e agisce, il corpo che riceve e accoglie
- 16. Scheda tecnica/“L’asciugamano” (Pagina attuale)
- 17. L’esperienza di una volontaria
- 18. Scheda tecnica/“Massaggi Trager”
- 19. Trasferire sensazioni: il metodo Trager
- 20. Scheda tecnica/“Il Reiki”
- 21. Essere canali dell’energia vitale
- 22. La voce dei partecipanti
- 23. Bibliografia di riferimento