Ogni mattina quando tutti noi ci alziamo per andare in bagno abbiamo paura di sbattere contro qualcosa…Vi chiederete di che si tratta…No, non è il gabinetto, né la vasca, né la doccia… Sto parlando, ovviamente, dello specchio, il complemento d’arredo più spietato di tutti. Lo specchio infatti, non conosce bugia, ci mostra la nostra immagine così com’è nella realtà, senza trucchi e senza inganni. Chi più chi meno vale per tutti anche se oggi, forse, c’è qualcuno che potrà uscirsene di casa un po’ più soddisfatto, superando a pieni voti l’esame del temuto riflesso…

Tra questi c’è sicuramente Luca Pancalli, pentatleta, nuotatore e presidente del Comitato Italiano Paralimpico nonché candidato alla segreteria generale del Coni. L’atleta, giovane promessa del pentathlon moderno, si trova dal 1981 su carrozzina, a seguito di una caduta da cavallo avvenuta durante una gara internazionale in Austria all’età di diciassette anni. Tutto ciò, tuttavia, come lui stesso ci ha recentemente raccontato in una bella intervista rilasciata al Tg1, non gli ha impedito di aggiudicarsi otto ori, sei argenti e un bronzo nella disciplina del nuoto. Un vero e proprio esempio, quello di Luca, di "sfiga trasformata in sfida" che l’atleta dallo sport ha esteso a tutta la sua vita, oggi felice marito e padre di due figli. Una testimonianza reale che Pancalli, vincitore, tra gli altri del premio "Sport e civiltà" ci rivela anche in un libro edito da Fazi, composto a quattro mani con il giornalista sportivo Giacomo Crosa, dal titolo, per l’appunto, Lo specchio di Luca. Un’autobiografia scritta con semplicità e priva di sensazionalismi che ci presenta di fatto la crescita di un uomo comune, un uomo che ha saputo regalare al suo specchio la sua vera immagine, capace di trasformarsi ogni giorno in un nuovo riflesso. Un invito a non avere più paura di andare a sbattere contro lo specchio, e a guardarci negli occhi, questa volta i nostri occhi. Che dire? Non abbiate più paura di specchiarvi e buona lettura! Scrivete a claudio@accaparlante.it o sulla mia pagina Facebook.

 

Continua a leggere: