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Babbo, ci sei o ci fai? – Superabile

O caro Babbo,
il Natale si avvicina (ecco perché ti chiamano Babbo Natale), come è messa la slitta? È pronta? Quest’anno anch’io ho deciso di dotarmi di sci al posto delle ruote, ora mi sto organizzando per le renne.
Devo dire che quest’anno sono stato buono…d’altra parte, come potrebbe essere cattivo un disabile? Infatti è difficile far passare l’immagine del disabile come di una persona cattiva: la disabilità è sempre associata all’essere buoni. Non per fare polemica, ma ti sei mai chiesto come mai la “maratona” di Telethon avvenga sempre proprio quando tu stai per mettere in moto la slitta? Bando alle ciance! Vado qui di seguito ad elencare i doni che ho giustamente e faticosamente meritato in questi mesi.
Tanto per cominciare voglio che la gente impari a ballare il tango (che come dice Luca Carboni, nella vita serve sempre). Ma tu dirai: “Per tutte le renne! Che significa tutto ciò?”. Significa, caro Babbo, che il tango per me è il simbolo dell’integrazione. I due ballerini hanno ruoli molto diversi: è quasi una lotta, ma molto seduttiva, dove l’uomo è predatore e la donna preda. Ma è dal contatto dei corpi che nasce la danza, l’integrazione è un intreccio di identità di ruoli e di storie. Se la gente non impara il tango, non può fare integrazione.
La mia seconda richiesta è…. Rullo di tamburi…. Uno sfigometro! (alias misuratore di sfiga) uno strumento utilissimo per misurare il tasso di sfiga di ognuno.Vorrei vedere se un disabile è veramente così sfigato, o se per caso non sia colpa dell’immagine stereotipizzata che la gente ha della disabilità. Uno sfigometro è essenziale…il mio si è rotto…chissà come.
Come terzo regalo, invece, volevo chiedere se fai ancora quegli omogeneizzati al gusto di fiducia… Mandamene un bel po’, così i bambini potranno crescere ricchi di autostima. Invece non me ne portare più al gusto ironia e fantasia, perché di quelli ne ho ancora una bella scorta nel mio sgabuzzino segreto. Credo che tutti noi abbiamo degli sgabuzzini segreti, è che spesso non ci ricordiamo di averli, oppure ne abbiamo perso la chiave.
Cosa ne dici di regalarmi anche dei grandi pennarelli rossi indelebili, per segnare tutti i gradini, tutte le porte e gli ascensori troppo stretti? Per delle grandi barriere…grandi pennarelli (disse il cinghiale)! Ma per vedere i grandi segni fatti da grandi pennarelli, occorre una grande lampadina.
Infatti, per concludere la mia lista, ti chiedo delle lampadine alla creatività, che possano, con la loro luce, diminuire l’handicap. Più creatività c’è, più facile sarà superare gli ostacoli.
Chissà quante lampadine, quanti pennarelli, quanti omogeneizzati e quanti corsi di tango ti saranno stati richiesti quest’anno, ma io ho la precedenza in quanto esperto di disabilità.
Ora ti devo salutare, e a proposito, cosa fai esattamente da Gennaio a Novembre? Perché non facciamo insieme un bel corso di tango? Aspetto un invito… mi trovi su claudio@accaparlante.it. Che dire? A te buon lavoro, a noi buon Natale!
Claudio Imprudente.
 




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