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La disabilità costa più del mirto?, Superabile, Novembre 2013

Quando vedo comparire sul display del cellulare il nome di Marco Espa la mia mente corre subito al sapore del mirto bianco e ai mari della Sardegna…Poi comincio a tremare, pensando a quello che mi proporrà…

Di solito non c’entra solo il mirto, come nel caso del prossimo dibattito che mi vedrà atterrare a Cagliari lunedì 25 e martedì 26 novembre nell’ambito del convegno " Investire in tempo di crisi e costruire diritti nella fragilità che ci avvolge. Una sfida per la sanità e il sociale", promosso dal Consiglio regionale della Sardegna e rivolto a famiglie, operatori e istituzioni.

Due appuntamenti, il primo per riflettere sul potenziale produttivo della persona disabile nel contesto della crisi attuale, tra tagli lineari alle risorse e poche risposte alle crescenti richieste dei cittadini, che oggi più che mai desiderano sapere "come" vengono distribuiti i propri contributi. Il secondo più mirato all’integrazione scolastica e alle sue pratiche. Sono argomenti, questi, che su SuperAbile abbiamo già ampiamente affrontato. Il contributo economico del disabile alla collettività che si rivela fondamentale, nell’ambito scolastico come in quello privato e familiare.

Resto dell’opinione che il confronto su questi temi debba essere continuo e in evoluzione, aprire nuovi orizzonti e scenari, per non perdere diritti acquisiti e fare marcia indietro. L’indotto che una persona con disabilità crea e la forza lavoro che produce è sicuramente una risorsa, non mi stancherò mai di ribadirlo, tangibile, misurabile e concreta, non un peso, né un ostacolo, né un problema da risolvere.

Un buon mirto vale sempre meno della disabilità, parola d’intenditore…di mirto s’intende! E voi cosa ne pensate? Scrivete a claudio@accaparlante.it o sulla mia pagina Facebook. (Claudio Imprudente)

 




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